E’ stato presentato al Tribunale del riesame di Reggio Calabria il ricorso della Procura della Repubblica di Locri in merito all’ordinanza di custodia cautelare emessa dal Gip, Domenico Di Croce, a carico del sindaco di Riace, Domenico Lucano, di 60 anni, da martedì scorso agli arresti domiciliari. Col ricorso la Procura di Locri, guidata da Luigi D’Alessio, chiede ai giudici del riesame di valutare le contestazioni a carico di Lucano che non sono state prese in considerazione dal Gip Di Croce tra cui associazione per delinquere, concussione, truffa aggravata, abuso d’ufficio a malversazione. Il Gip, nel provvedimento restrittivo, infatti, ha contestato a Lucano soltanto il favoreggiamento dell’immigrazione clandestina e l’illecito affidamento del servizio di raccolta dei rifiuti. Al Tribunale del riesame la Procura di Locri chiede anche di pronunciarsi sulla posizione di alcuni dei 14 indagati dell’inchiesta per i quali aveva chiesto l’arresto, richiesta che è stata rigettata dal giudice, che ha disposto l’applicazione della custodia cautelare soltanto per Lucano ed il divieto di dimora per la sua compagna, Tesfahun Lemlem, di 36 anni.