Era sepolto sotto una spessa coltre di detriti e terriccio il corpo di Nicolò, il bambino di due anni morto nel nubifragio del 4 ottobre scorso il cui cadavere é stato trovato ieri mattina a San Pietro Lametino dopo otto giorni di incessanti ricerche. Al ritrovamento del corpo del bambino, frutto dell’abnegazione dei vigili del fuoco e del personale della Protezione civile regionale, oltre che di decine di volontari, ha contribuito il georadar messo a disposizione dal Cnr, con l’intervento di geofisici specializzati. Oggi a Gizzeria si svolgeranno i funerali delle tre vittime del nubifragio del 4 ottobre scorso a San Pietro Lametino, Stefania Signore, di 30 anni, ed i figli Christian, di sette, e Nicolò, di due. Il ritrovamento ieri mattina del corpo di Nicolò, dopo otto giorni di incessanti ricerche, ha indotto familiari ed autorità religiose a rinviare a oggi le esequie di Stefania Signore e del piccolo Christian, fissate in un primo tempo per ieri pomeriggio, in modo da celebrare un funerale unico per tutte e tre le vittime. Il Procuratore della Repubblica di Lamezia Terme, Salvatore Curcio, si è recato ieri nel luogo in cui a San Pietro Lametino vigili del fuoco, Protezione civile regionale ed un gruppo di volontari hanno trovato il corpo senza vita di Nicolò, il bambino di due anni che risultava disperso dal 4 ottobre scorso, giorno in cui si é abbattuto nella zona un nubifragio che ha provocato la morte della mamma del piccolo, Stefania Signore, di 30 anni, e del fratello di sette anni. Secondo la ricostruzione di quanto é accaduto, Stefania Signore ed i due figli furono sorpresi dal nubifragio mentre stavano rientrando in auto nella loro abitazione di Gizzeria. La donna, colta dal panico, scese dalla vettura, insieme ai due figli. La furia del nubifragio, però, le strappò dalle braccia il piccolo Nicolò e trascinò via la donna e l’altro figlio, i cui corpi furono trovati dopo alcune ore ad alcune centinaia di metri dal punto in cui fu rivenuta l’automobile della donna. Del corpo del piccolo Nicolò si era invece persa ogni traccia, fino al ritrovamento di ieri mattina. Stefania Signore, nel momento in cui fu sorpresa dal nubifragio, aveva appena prelevato i figli dall’abitazione dei suoceri dopo avere finito il suo turno di lavoro in un call center. “Ci tengo a ringraziare, oltre agli organismi di polizia giudiziaria, la Protezione civile ed i suoi volontari, il Cnr, i vigili del fuoco, in tutte le loro articolazioni, e tutti i semplici cittadini intervenuti volontariamente, per il grande impegno che hanno profuso nelle ricerche del corpo del bambino scomparso e nelle attività correlate”. Lo ha detto il Procuratore della Repubblica di Lamezia Terme, Salvatore Curcio, in relazione al ritrovamento, dopo otto giorni di incessanti ricerche, del corpo di Nicolò. “In questa vicenda – ha aggiunto il procuratore Curcio – meritano di essere evidenziati gli aspetti di grande umanità, condivisione e solidarietà che tutti hanno dimostrato sul campo. Valori non sempre riscontrabili ai giorni nostri”.