“Il 18 novembre 2018, tra un mese esatto, scade il mio naturale mandato di dirigente della Protezione civile della Regione Calabria”. È quanto scrive il capo della Protezione civile regionale, Carlo Tansi. “Il 19 novembre – prosegue Tansi – tornerò a fare quello che ho sempre fatto e quello che so fare: il ricercatore presso l’Istituto di ricerca per la protezione idrogeologica del Consiglio nazionale delle Ricerche. Tre anni volati via come il vento durante i quali ho cercato con tutte le mie forze di costruire una protezione civile adeguata alla regione italiana, la Calabria, nettamente più esposta alle calamità naturali dove, a causa della mancata prevenzione, l’emergenza è diventata normalità. Durante questi tre anni – rileva ancora Tansi – ho anche ripulito la Protezione civile regionale dal malaffare, denunciando sempre illeciti e soprusi alla autorità giudiziaria e contribuendo nelle indagini che hanno portato anche ad arresti. Per questo ho subito minacce di morte e attentati”. Il capo della Protezione civile regionale poi osserva: “Grazie al prezioso supporto dei miei collaboratori, abbiamo fatto risparmiare alla pubblica amministrazione oltre 1 milione e mezzo di euro all’anno, tra trasferimenti da locali privati a locali regionali, turnazioni e reperibilità di personale che, anche con mansioni di operaio, guadagnava fino a 6000 euro netti al mese. “Ce l’ho messa davvero tutta, tra mille difficoltà, con il cuore e con l’anima, per cambiare questo sistema. Avrei voluto fare di più. Però quello che ho fatto mi gratifica enormemente perché durante questi tre anni ho sentito l’affetto e la stima della gente comune.”