Nei primi nove mesi dell’anno, grazie al Reddito di inclusione, sono stati erogati benefici economici a 379 mila nuclei familiari coinvolgendo più di 1 milione di persone. La maggior parte dei benefici, emerge dall’Osservatorio Inps, vengono erogati nelle regioni del sud (69%) dove risiedono il 72% delle persone coinvolte. Il 47% dei nuclei beneficiari di Rei, che rappresentano oltre il 51% delle persone coinvolte, risiedono in sole due regioni: Campania e Sicilia. A seguire Calabria, Lazio, Lombardia e Puglia coprono un ulteriore 28% dei nuclei e il 27% delle persone coinvolte. Il tasso di inclusione del Rei, ovvero il numero di persone coinvolte ogni 10.000 abitanti, risulta nel periodo considerato a livello nazionale pari a 184; raggiunge i valori più alti nelle regioni Sicilia, Campania e Calabria (rispettivamente pari a 540, 517, 389) ed i valori minimi in Friuli Venezia Giulia ed in Trentino Alto Adige (pari in entrambi i casi a 23). Il 10% dei nuclei percettori di Rei risulta extracomunitario, per cittadinanza del richiedente la prestazione, e di questi si evidenzia un’incidenza del 30% nelle regioni del Nord. L’importo medio mensile erogato nel periodo gennaio-settembre 2018, pari a 305 euro, risulta variabile a livello territoriale, con un range che va da 239 euro per i beneficiari della Valle d’Aosta a 336 euro per la Campania. Complessivamente le regioni del Sud hanno un valore medio del beneficio più alto di quelle del Nord pari a 53 euro (+20%) e del Centro pari a 37 euro (+13%). L’importo medio varia sensibilmente, per costruzione della misura, per numero dei componenti il nucleo familiare, passando da 177 euro per i nuclei monocomponenti a 433 euro per i nuclei con 6 o più componenti.