VIBO VALENTIA. Sono iniziate il 15 ottobre dello scorso anno le indagini che hanno portato i carabinieri di Serra San Bruno, Soriano Calabro e Vazzano, ad eseguire tre provvedimenti cautelari agli arresti domiciliari nei confronti di Giuseppe Donato, 50 anni, ed i suoi due figli Salvatore Donato, 24 anni, e Peppino Donato, 20 anni, ponendo così fine a minacce di morte che si protraevano da anni per un terreno conteso dell’avvocato vibonese Rosario Lopreiato. Per impedire che il terreno fosse venduto o lavorato, i due figli di Giuseppe Donato avrebbero incendiato, la notte del 15 ottobre 2017, un capannone agricolo ed un trattore di proprietà di un operaio chiamato dall’avvocato a lavorare il terreno. Le intercettazioni avrebbero permesso di accertare che il legale era da tempo oggetto di attenzioni da parte della famiglia Donato che cercava di impossessarsi del terreno con minacce e pressioni anche mediante l’uso di una pistola. I Donato avrebbero utilizzato il fondo a fini di pascolo impedendo al legale persino di vendere il terreno. Il 23 giugno 2010 si era registrato anche un tentativo di omicidio da parte di Giuseppe Donato (reato per il quale è stato condannato con pena definitiva) nei confronti di Lopreiato, legittimo proprietario del terreno agricolo. Oggi gli sviluppi con l’arresto anche dei figli per l’incendio del capannone.