“Questa regione non ha le infrastrutture minime che servono ai cittadini. Qui c’è bisogno di maggiore rispetto della legalità, dell’utilizzo dei fondi pubblici visto che ho registrato forme di spreco che causano ritardi ai lavori di strade, autostrade, ponti”. Lo ha detto il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Danilo Toninelli, a Gioia Tauro, a conclusione della due giorni di sopralluoghi e incontri in Calabria. “Tornerò a febbraio – ha aggiunto Toninelli – per capire e verificare se alcune cose che abbiamo messo in cantiere con Anas e altri bacini di appalto sono stati rispettati”. Il ministro al suo arrivo nel gate del Porto di Gioia Tauro si è recato a visitare i lavori del gateway ferroviario in fase di completamento all’interno dell’area doganale del porto. Subito dopo è stato accolto dal comandante generale delle Capitanerie di porto Giovanni Pettorino, dal comandante della Direzione marittima regionale Giancarlo Russo e dal commissario dell’Autorità portuale di Gioia Tauro Andrea Agostinelli nella banchina di ponente dove era ormeggiata la nave Diciotti della Capitaneria di porto. Dopo un saluto ai militari, nel corso del quale ha ricordato l’impegno della Marina Militare italiana a difesa del demanio, al ministro è stato fatto dono del crest della nave e della capitaneria di porto di Gioia Tauro. “L’autorità portuale di Gioia Tauro resterà autonoma”, ha poi detto il ministro dei trasporti e delle infrastrutture, Danilo Toninelli, rispondendo alle domande dei giornalisti a bordo della nave Diciotti, attraccata al porto di Gioia Tauro. “La riforma fatta dell’autorità di sistema portuale – ha detto Toninelli – non ha creato grandi benefici. Ad esempio Gioia Tauro e Messina sono commissariate da due anni, abbiamo risolto il problema dell’autorità dello Stretto dando un vantaggio sia alla Calabria che alla Sicilia. Dobbiamo risolvere anche questa e penso che siamo arrivati nella fase finale del commissariamento e tra un pò bisognerà ragionare del rilancio del porto di Gioia Tauro insieme con la nuova governance”. Alla domanda se l’autorità portuale di Gioia Tauro resterà autonoma rispetto all’autorità dello Stretto, Toninelli ha risposto: “Ci mancherebbe altro, è l’autorità portuale più importante che abbiamo in Italia, forse anche in Europa”. “Il Porto di Gioia Tauro ha registrato nel 2017 un -16% di volumi e quest’anno registra un ulteriore negatività del 6%. Non si può andare avanti così. Qui occorre una svolta”, ha anche detto il ministro delle Infrastrutture. “C’erano degli impegni precisi – ha aggiunto Toninelli – che non sono stati rispettati. Nelle settimane scorse abbiamo incontrato i rappresentanti delle società che qui operano ai quali abbiamo dato un preciso ultimatum: se entro un mese non riattivano procedure di rialzo dei volumi e non rispettano gli impegni assunti negli anni precedenti interverremo con la revoca graduale delle concessioni”. Per Toninelli, inoltre, “il gateway è strategico per lo sviluppo della logistica anche se occorre lavorare nelle reti ferroviarie per fare in modo che da qui possano partire i treni da almeno 750 metri”.