Con una nota inviata al Presidente ed ai Componenti della III Commissione Sanita’, il consigliere regionale Giuseppe Peda’ “ha sollecitato, quale priorita’ indefettibile da inserire in agenda dei lavori, la ormai annosa questione dei Presidi di Guardia Medica nella provincia di Reggio Calabria”. La missiva evidenzia “la necessita’ di affrontare con urgenza una discussione seria su tali presidi – a fortissima rilevanza sociale – indispensabili in realta’ territoriali che per le loro peculiarita’ – anche geografiche – soffrono la lontananza dai centri sanitari attivi e che spesso costituiscono il primo vero step sanitario che assicura ai pazienti l’avvio di percorsi terapeutici salvavita e che comunque e’ un punto sinergico di collegamento qualificato con le strutture dei 118.T ale richiesta, che fa seguito – ricorda il consigliere Peda’ – a mie sollecitazioni gia’ indirizzate alla precedente gestione Commissariale della Sanita’, presuppone una sinergia con il Neo Commissario. Il subentro del generale Saverio Cotticelli nella gestione commissariata della Sanita’ in Calabria impone di valutare con la massima attenzione le esigenze primarie del territorio, avviando le iniziative politiche di collaborazione istituzionale con il Commissario Straordinario, finalizzate alla risoluzione delle problematiche ad esse sottese. Il Commissario Scura – rileva – aveva programmato un aumento del 5% dei presidi delle Guardie Mediche per la Provincia di Reggio Calabria: obiettivo, questo, purtroppo non realizzato e rispetto al quale esiste un’aspettativa da parte dei cittadini forte e pienamente legittima. Negli ultimi mesi ho piu’ volte segnalato – ricorda Peda’ – le accorate sollecitazioni pervenute da numerosi Sindaci – ricordo quelli di Antonimina, Bova, Natile di Careri, Sant’Ilario, Serrata – che hanno denunciato una situazione di emergenza relativa al ‘primo soccorso sanitario’ che e’ insostenibile, specie in territori particolari per localizzazione geografica e distanza rispetto ai nosocomi piu’ vicini. Situazione questa di emergenza che persiste altresi’ in localita’ turistiche note e molto affollate, come quella di Gambarie”.