I carabinieri del Ros e la Dda di Venezia hanno sgominato una famiglia legata alla ndrangheta, quella dei Multari, portando alla luce anche rapporti con alcuni imprenditori locali. I carabinieri del Ros, supportati dai comandi provinciali di Verona, Venezia, Vicenza, Treviso, Ancona, Genova e Crotone, hanno eseguito sette misure cautelari per i reati di estorsione, violenza o minaccia per costringere a commettere un reato, trasferimento fraudolento di valori, resistenza a pubblico ufficiale, incendio, minaccia, tentata frode processuale, commessi con «modalità mafiose. Le indagini, avviate dal 2017, hanno permesso di ricostruire diverse attività criminali, condotte con modalità mafiose dalla famiglia Multari, originaria di Cutro ma ormai da oltre trent’anni stabilitasi in provincia di Verona. In carcere sono finiti il capo della famiglia, Domenico Multari, 58 anni, detto Gheddafi, residente a Zimella (Verona); i fratelli Fortunato (51, anche lui residente a Zimella) e Carmine (55, residente a Lonigo, in provincia di Vicenza); l’imprenditore veneziano Francesco Crosera, 53enne di Meolo; infine il calabrese Dante Attilio Mancuso, 63 anni. Agli arresti domiciliari invece il 24enne Antonio Multari, anche lui residente a Zimella, e il calabrese Mario Falbo, di 47 anni. I carabinieri hanno ricostruito alcuni episodi di svuotamento di aziende venete del settore edile. Il capo del clan, Domenico Multari, con l’aiuto dei due fratelli e di alcuni nipoti, avrebbe approfittato delle difficoltà degli imprenditori per entrare nelle aziende; una volta entrato si sarebbe trasformato in un vero e proprio incubo con minacce ed estorsioni. Gli imprenditori hanno alla fine ammesso di essere stati vittime della famiglia calabro-veronese. I due imprenditori taglieggiati si sono trovati uno a vivere in roulotte, l’altro completamente spogliato dei propri beni, ha spiegato il comandante dei Ros di Padova. “Sono segnali pericolosi perché dimostrano che anche in Veneto la criminalità organizzata mafiosa riesce a penetrare e a trovare spazi” -hanno aggiunto i carabinieri.