Il consigliere regionale con delega all’Agricoltura annuncia la richiesta di un vertice con l’esecutivo per affrontare il tema dell’introduzioni di regole per salvaguardare le produzioni calabresi: “Premiare la qualità attraverso una maggiore tracciabilità dell’intero ciclo produttivo. Siamo seriamente preoccupati per le tensioni che si stanno registrando anche in Calabria tra produttori e allevatori delle principali filiere agricole per un sistema di mercato che spinge sempre più al ribasso il prezzo delle materie prime per ottenere il massimo profitto senza tenere conto della qualità e che così facendo sta mettendo in ginocchio migliaia di aziende calabresi”. Lo afferma Mauro D’Acri, consigliere regionale con delega all’Agricoltura. “Prodotti d’eccellenza come il pecorino crotonese, le clementine o l’olio extravergine – sottolinea – non possono subire l’aggressione di una concorrenza senza regole che si basa solo sul ribasso dei prezzi. Un sistema che mortifica innanzitutto quanti quotidianamente lavorano per mantenere in piedi le proprie aziende”. A titolo d’esempio, dietro la produzione del pecorino calabrese, esiste un patrimonio complessivo fatto di 6.960 allevamenti tra ovini e caprini per un totale di 230.000 capi. Nella sola area crotonese risultano registrati 919 allevamenti composti da circa 62mila ovini. Qui la produzione annua di latte è pari a circa 6 milioni di litri. “Un patrimonio da preservare – sostiene il consigliere regionale – assolutamente, come quello delle altre produzioni”.