La Commissione europea ha interrotto il pagamento delle spese della domanda di pagamento intermedio, avanzata lo scorso 21 dicembre dalle autorità italiane, sul Por Calabria Fesr-Fse “per un periodo di sei mesi o fino all’adozione di misure correttive”. La decisione, anticipata ieri da una nota congiunta dei consiglieri regionali di opposizione Gianluca Gallo (Cdl), Claudio Parente (Forza Italia) e Fausto Orsomarso (Misto-FdI), è contenuta in una comunicazione alle autorità italiane da parte del direttore generale della Politica regionale della Commissione Europea, Marc Lemaitre, che l’ha motivata con l’esigenza di “effettuare verifiche supplementari, essendo venuto a conoscenza della possibilità che le spese contenute nella richiesta di pagamento del 21 dicembre 2018 siano connesse a irregolarità con gravi conseguenze finanziarie”. Nella missiva, protocollata lo scorso 8 febbraio, si osserva che “il 17 dicembre 2018 la Direzione investigativa antimafia di Catanzaro ha reso noti i risultati di attività investigative nell’ambito dell’inchiesta ‘Lande Desolate’ che ha fatto emergere gravi irregolarità su operazioni co-finanziate dal Fesr nel Programma operativo Calabria 2007-2013. Come prima e immediata risposta alla divulgazione dell’inchiesta – prosegue la nota di Lemaltre – il 21 dicembre 2018 la Commissione ha inviato una lettera alle autorità italiane nella quale ha chiesto di: 1) fornire informazioni dettagliate sulla natura dei fatti contestati ai dirigenti a vario titolo coinvolti nelle presunte irregolarità della spesa del programma Fesr; 2) valutare l’esclusione delle operazione su Lorica e Piazza Bilotti al programma Fesr; 3) verificare la veracità delle richieste di rimborso Fesr; 4) confermare il ritiro del progetto Aviosuperficie di Scalea; 5) comunicare ogni nuova evidenza riguardante progetti classificati come completati e operativi nei documenti di chiusura del programma Fesr 2007-13”.