CATANZARO. “Se l’Italia non cresce diventa difficile creare posti di lavoro”. A dirlo è stato l’economista Carlo Cottarelli, parlando con giornalisti a margine di un incontro sui temi economici a Catanzaro. Rispondendo a una domanda sugli effetti del reddito di cittadinanza e di quota 100, Cottarelli, osserva che “siamo passati da una situazione in cui crescevamo poco, meno dell’Europa, a una in cui continuiamo a crescere poco, con segno negativo, perché l’Europa ha decelerato. Non vedo al momento delle riforme che possano portare a una maggiore crescita. Magari mi sbaglio, ma insomma”. A suo giudizio, “il reddito di cittadinanza e quota 100 sono soldi che si danno a chi non aveva un reddito, ed è giusto che l’abbia, e alle persone che volevano andare in pensione prima; però bisogna anche tener conto del livello a cui è stato fissato il reddito di cittadinanza, che è parecchio più elevato di quello che esiste in altri paesi d’Europa, è il sesto più generoso in tutt’Europa, e l’hanno più generoso di noi solo i paesi del Nord Europa a basso debito. Poi, c’è un altro problema, il fatto che 780 euro a Catanzaro non sono la stessa cosa di 780 euro a Milano. Cottarelli si è soffermato anche sul concetto di regionalismo differenziato: “Non è sbagliato, ha detto, dipende da come é fatto. Alcune cose, però, devono rimanere accentrate e bisogna assicurarsi che il decentramento non significhi togliere risorse ad alcune Regioni”.