CATANZARO. “Sulla vertenza degli ex tirocinanti del Parco delle Serre il governatore Oliverio e la sua giunta hanno fatto solo chiacchiere, allo scopo di illudere 49 padri di famiglia che chiedevano soltanto di poter continuare a lavorare”. Lo afferma, in una nota, il senatore di Forza Italia Giuseppe Mangialavori. “La storia di questi lavoratori – sostiene ancora il parlamentare azzurro – è iniziata con il progetto, della durata di 12 mesi, chiamato ‘Natura e Turismo’, promosso da Azienda Calabria Lavoro e finanziato dalla Regione con 700mila euro di fondi europei. I contratti di tirocinio formativo, da svolgere nel Parco delle Serre, avevano l’obiettivo di permettere ai 49 lavoratori di acquisire nuove e qualificate competenze professionali. Sono passati circa 4 anni dalla fine del progetto e i lavoratori, benché fossero consapevoli della esclusiva natura di tirocinio della loro esperienza, legittimamente speravano di trasformarla in una opportunità lavorativa. E ci speravano anche perché i vertici politici della Regione e la sua classe burocratica avevano inizialmente prospettato questa possibilità, per poi abbandonare i 49 lavoratori al loro destino”. “È solo il caso di ricordare – prosegue Mangialavori – il tavolo tecnico convocato in Regione, al termine del quale l’Ente Parco veniva incaricato di predisporre una richiesta alla giunta e ai vari assessorati per l’autorizzazione a impiegare gli ex tirocinanti a copertura della pianta organica o in future attività lavorative promosse dal Parco stesso. Subito dopo, tuttavia, i dipartimenti interessati avevano aggiustato il tiro, sbarrando la strada all’ipotesi del tirocinio formativo e prospettando un fantomatico progetto di accompagnamento per l’inserimento nel mondo del lavoro ‘in presenza di un progetto realistico di ricollocazione lavorativa dei soggetti da parte di amministrazioni pubbliche o di imprese private’. Un nuovo tavolo, convocato nel febbraio 2016, aveva poi stabilito di individuare un altro percorso per la valorizzazione del Parco delle Serre e la garanzia occupazionale dei lavoratori”. Per il senatore di Fi “sono dunque passati altri tre anni, ma la Regione guidata da Oliverio non ha ancora avuto la compiacenza di dare seguito alle promesse e di assicurare un futuro dignitoso a questi lavoratori”.