“Questa non è una riforma, è un decreto d’emergenza che ha una durata limitata nel tempo, proprio per rispettare le prerogative regionali”. Lo ha affermato il ministro della Salute Giulia Grillo rispondendo alle domande dei giornalisti prima di fare visita, insieme al presidente del Consiglio dei ministri Giuseppe Conte, ai reparti di pediatria e ortopedia del Grande ospedale metropolitano di Reggio Calabria, dove giovedì pomeriggio in prefettura si tiene il Consiglio dei ministri.
“E’ un decreto – ha proseguito il ministro – che prevede l’intesa e la collaborazione con le regioni, quindi noi abbiamo assoluto rispetto delle prerogative regionali, ma visto che in dieci anni non è stato in grado nessuno di risolvere niente, noi abbiamo il dovere morale di provare a risolvere in tutti i modi una situazione che è sotto gli occhi di tutti”. “Il vero problema non è il rapporto con la Regione Calabria ma cercare di garantire ai calabresi una sanità che non sia di serie B, anzi nello specifico di serie D” ha detto il ministro della Salute. “Ricordo che la Calabria è ultima in classifica per i livelli essenziali di assistenza, parliamo di un punteggio pari a 136 quando il minimo è 160” ha poi affermato sottolineando quanto sia “importante questo segnale dello Stato grazie a una grande sensibilità che va riconosciuta al nostro presidente del Consiglio Conte, di fare un Consiglio dei ministri la prima volta in Calabria sul tema più delicato della vita di tutti noi e dei cittadini calabresi che è la sanità”. “Innanzitutto – ha aggiunto il ministro – questo è il messaggio che voglio che passi immediatamente. Dopo nella conferenza stampa al termine del Consiglio dei ministri illustreremo i dettagli del decreto che deve essere approvato”. “Sarà il lavoro che dovranno fare i commissari insieme al numero di persone che verranno ad aiutarci, a contribuire a risolvere anche il problema dei debiti che è uno dei problemi principali della sanità calabrese” ha poi concluso Grillo.