CORIGLIANO ROSSANO. “La chiusura notturna del pronto soccorso dell’ospedale spoke di Corigliano sarebbe un segnale di resa e ritirata dello Stato da un territorio già per molti versi abbandonato e depredato di servizi e speranze”. Lo afferma il consigliere regionale e capogruppo della Cdl Gianluca Gallo “nel commentare – è scritto in una nota – i rischi a cui sembra andare incontro il presidio ospedaliero coriglianese, per come segnalato al Prefetto di Cosenza dalla dirigenza medica dello stesso nosocomio”. “Dire a decine di migliaia di persone – prosegue – che dal tramonto all’alba nessuno potrà prendersi cura di loro in caso di necessità, significa certificare di fatto un fallimento istituzionale grave ed irreparabile. Un’eventualità sciagurata, da prevenire e soprattutto evitare in ogni modo”. Da qui il sostegno all’annunciata mobilitazione popolare, “alla quale per precedenti impegni non potrò prendere parte personalmente ma di cui condivido in toto ragioni e finalità”, afferma Gallo. “Il silenzio che in questi giorni è calato sulla vicenda da parte del solitamente ciarliero presidente della giunta regionale – afferma ancora l’esponente della Cdl – è il segno evidente delle gravi responsabilità che Regione e centrosinistra hanno, per aver ridotto in ginocchio la sanità calabrese negli ultimi 5 anni. Adesso, per scelta del Governo nazionale, ogni facoltà è nelle mani dei commissari: a loro chiediamo ufficialmente di attivarsi con urgenza perché situazioni come quella di cui si discute non abbiano a verificarsi. In via temporanea ed urgente, a copertura dei turni del pronto soccorso si potrebbe disporre l’utilizzo di medici oggi in servizio nei distretti sanitari di cui si compone l’Azienda sanitaria provinciale. Ma essenziale e risolutiva resta la definizione dei concorsi e delle nuove assunzioni, riguardo alla quale auspichiamo che Cotticelli ed i suoi collaboratori riescano ad imprimere la svolta che serve”. “Vigileremo – conclude Gallo – per sventare eventuali, nuovi scippi alla sanità: la Sibaritide s’è vista privare di servizi e garanzie ed è in forte credito, sotto questo aspetto e non solo: ulteriori spoliazioni non saranno consentite”.