Inaugurata sabato 6 luglio a Catanzaro la mostra Architetture Poetiche, personale dell’artista Lucia Rotundo, nel museo Marca, curata da Vittoria Coen, critica e storica dell’arte.
Si tratta di una selezione di grandi opere (2015-2019) tra bassorilievi, altorilievi e installazioni, offrendo al potenziale fruitore la complessità poetica e concettuale del proprio lavoro creativo, un percorso plurisensoriale e una riflessione sulla sua ricerca che si tra memoria, storia, mito e natura.
Un “minimalismo elegante che dialoga bene con gli spazi espositivi del Museo delle Arti di Catanzaro, con il bianco che diventa sostanza”. Così la critica Teodolinda Coltellaro, componente del compitato scientifico del MARCA.
“Il bianco è luce – scrive Vittoria Coen in catalogo – elemento importantissimo nella poetica di Lucia Rotundo, sia essa naturale, sia artificiale, quella luce che dialoga con l’ambiente e che, attraverso l’opera, è in grado di modificarne la percezione, attraverso una diversa dimensione di profondità e di spazio. (…) Pittura tridimensionale, architettura poetica, scultura relazionale. Il lavoro di Lucia Rotundo è quadro, scultura, installazione”.
Extratemporalità attraverso il linguaggio della forma e della materia, che giocano con quello della luce. Passato e presente si uniscono idealmente, nel rinnovare l’aura della composizione artistica. Il frammento è parte del tutto e crea un unicum. (…) Una visione cosmica dell’arte, questi i temi del lavoro di Lucia Rotundo.
La mostra, promossa dalla Fondazione Rocco Guglielmo, occuperà un intero piano del museo e sarà visitabile fino al 31 agosto.
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