“C’è bisogno di un rinnovato impegno da parte di tutti per far uscire la Calabria dalla marginalità in cui è precipitata e fermare questa emorragia di posti di lavoro così come la fuga delle migliori menti dalla regione”. È quanto ha detto Tonino Russo, segretario generale di Cisl Calabria a margine della conferenza nazionale dell’organizzazione sindacale in svolgimento a Roma dal martedì 9 nell’auditorium del Massimo. Un appuntamento, aperto da un intervento del presidente della Repubblica Sergio Mattarella, fondamentale per il sindacato per rilanciare la propria azione a sostegno dello sviluppo del Paese. Un evento che ha adunato gli stati maggiori della Cisl e che ha visto l’intervento tra gli altri dello stesso segretario generale calabrese.
“Per supportare un processo virtuoso dell’Italia – ha sostenuto Russo – non c’è dubbio che si devono intraprendere interventi serie, sinergici ed organici di investimenti infrastrutturali nel Mezzogiorno. Senza lo sviluppo del Sud, l’Italia non può aspirare ad uscire completamente dalla crisi. Un concetto che come Cisl abbiamo ripetuto più volte e che, assieme alle altre sigle sindacali, è stato alla base della storica manifestazione che si è svolta a Reggio”. Secondo Russo, “il tema della nostra conferenza nazionale ‘Nelle periferie con i giovani e per il lavoro’ è quanto mai appropriato. Credo infatti che è da lì che occorre partire – ha sottolineato – per ricostruire il tessuto sociale sfilacciato da una crisi economica che ha devastato il Paese e il Sud in particolare. Noi come Cisl stiamo lavorando in questa direzione e lo stiamo facendo dandoci una nuova organizzazione interna che sia ancor più vicina alle periferie e ai giovani. Senza di essi un territorio non può aspirare ad avere un futuro”.
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