Nel primo semestre del 2019 l’Azienda sanitaria provinciale di Catanzaro ha effettuato oltre 150 assunzioni a tempo indeterminato e ha pagato debiti commerciali per oltre 123 milioni. Sono questi i numeri più significativi che il management dell’Asp di Catanzaro, rappresentato dal direttore generale facente funzioni Amalia Luca e dal direttore amministrativo Elga Rizzo, ha illustrato nel corso di una conferenza stampa convocata per fare un bilancio sulla recente gestione dell’azienda. Nell’incontro con i giornalisti, che si è tenuto all’ospedale di Lamezia Terme, i vertici dell’Asp di Catanzaro hanno fatto il punto sull’attività realizzata nell’ultimo periodo, evidenziando in primo luogo “il grande impegno profuso per ovviare alle tante difficoltà che vive in generale sanità calabrese”. Tra i più recenti e positivi risultati, a De Luca ha sottolineato, in particolare, l’attivazione del percorso di trasporto neonatale in emergenza, previsto per garantire il trasferimento di neonati in condizioni critiche dai punti nascita al reparto di terapia intensiva: “Come area centrale – ha sostenuto la dg facente funzioni dell’Asp di Catanzaro – eravamo inadempienti al tavolo di monitoraggio dei livelli essenziali di assistenza, ma anche con la sinergia e il lavoro di squadra con le altre aziende sanitarie dell’area centrale, quella di Vibo Valentia e di Crotone, e dell’hub dell’area centrale, l’ospedale ‘Pugliese’ di Catanzaro, abbiamo finalmente varato questo protocollo che consente il trasporto neonatale in sicurezza”. Sono stati ricordati anche l’assunzione di personale nel polo integrato Inail-Asp, su cui “l’Asp punta molto”, la presentazione di uno studio di fattibilità per la rifunzionalizzazione dell’ospedale di Lamezia Terme, che – ha aggiunto De Luca – “prevede una serie di lavori per mettere a norma i vari reparti”, e il mantenimento del punto nascita di Soverato. “Con il collegio di direzione – ha poi osservato la dg facente funzioni – abbiamo approntato il programma biennale di acquisizione di beni e servizi, di cui l’Asp era sprovvista, ed è in corso l’approvazione della relativa delibera». De Luca ha fatto anche un cenno all’attività della commissione d’accesso antimafia insediata all’Asp in seguito dell’inchiesta “Quinta Bolgia” della Dda di Catanzaro: “La commissione d’accesso – ha spiegato la dg facente funzioni – ha terminato il proprio lavoro a maggio scorso, trovando la nostra collaborazione nel fornire tutti gli atti richiesti. In questo contesto di certo non era facile per noi accettare questi incarichi”.
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