Avvertimento di Salvini sulla Tav. Ieri in Senato la “fiducia” e la conta sul decreto sicurezza bis, oggi la mozione sull’opera. La Tav “è un’infrastruttura fondamentale”, un voto del Parlamento “contro sarebbe una sfiducia al premier, che ha riconosciuto che costa meno finirla che fermarla”, ha detto il vicepremier e ministro dell’Interno, Matteo Salvini, a margine dell’inaugurazione del nuovo hub ferroviario di Rogoredo a Milano. “Sarebbe uno schiaffo agli italiani che vogliono treni, porti e aeroporti. Vediamo i voti in parlamento”, ha concluso. La mozione dei 5 Stelle sulla Tav “impegna il parlamento e non il Governo”, che per questo “non cadrà”, ha detto dal canto suo il ministro dei Trasporti Danio Toninelli facendo riferimento alla “furbata”, prodotta dai cinquestelle, di rivolgere la mozione al Parlamento e non al Governo. ” Il Parlamento -ha spiegato- è il luogo in cui è stato approvato quell’accordo e il Parlamento deciderà. Salvini – sottolinea il ministro – deve capire che non sta governando con Berlusconi, ma con una forza politica con la schiena dritta che sa che sta operando per il bene del Paese”. “Quale sarà il parere del governo sulla mozione della Tav? Davvero il Ministro Salvini si accontenterà di “rimettersi all’aula”? O addirittura cavalcherà qualche cavillo regolamentare per evitare di prendere posizione? Sul futuro della Tav il Presidente Conte è stato chiaro. Salvini ne sta facendo adesso un caso politico: se il governo non si esprimerà in aula sarà una netta sfiducia”, scrive in una nota la vicesegretaria del Pd Paola De Micheli.
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