E’ ormai chiara la strada che il Pd ha deciso di intraprendere in riferimento alle prossime elezioni regionali. Mario Oliverio non è considerato il candidato più utile per tentare di vincere le elezioni. L’attuale Governatore, anzi, rappresenterebbe, secondo il Pd, un “fardello” difficile da trasportare per puntare alla vittoria. Oggi sono arrivate, in questa direzione, tre dichiarazioni inequivocabili da parte dei massimi responsabili del Pd per quanto riguarda le candidature da scegliere. Prima il segretario nazionale Zingaretti, poi il commissario del partito calabrese, Graziano, e infine il responsabile per il Mezzogiorno del Pd, Nicola Oddati, hanno di fatto messo una croce sulla ricandidatura di Oliverio, seppur con qualche formula di stile e il riconoscimento che l’attuale Governatore “ha lavorato e fatto molto in questi anni per la Calabria”. “Nei territori dobbiamo rinnovare molto”, ha detto il segretario del Pd, Nicola Zingaretti. Rispondendo a una domanda sulle inchieste giudiziarie che hanno riguardato esponenti del Pd e anche il governatore calabrese, Mario Oliverio, Zingaretti ha osservato: “In Calabria c’è un’indagine, la Procura sta indagando. Abbiamo già detto, anche al presidente attuale, che io credo sia tempo opportuno, anche se è stato fatto molto, di voltare pagina, di costruire per le prossime amministrative calabresi un progetto che allarghi, che – ha aggiunto il segretario del Pd – metta più forze e anche nuove energie in campo, che individui una candidatura nuova e più unitaria e che interpreti di più il rinnovamento che quella regione esprime. Anche in Calabria abbiamo aperto un processo di rinnovamento perché credo che adesso gli italiani si aspettano questo da noi, non solo criticare chi governa, e lo faremo all’infinito per il bene dell’Italia, ma anche offrire alle regioni e in Italia un’alternativa. Quindi – ha sostenuto Zingaretti – anche nei territori dobbiamo rinnovare molto di quello che abbiamo trovato”. Alla domanda se a Oliverio non sarà chiesto un passo indietro, Zingaretti ha risposto: “Nelle elezioni regionali sì, questo già l’ho detto”. Il commissario calabrese del partito, Stefano Graziano, riunitosi a Lamezia con il gruppo dirigente e gli eletti ha fatto una valutazione dell’attuale fase politica e del percorso in vista delle prossime elezioni regionali. Alla riunione hanno partecipato anche Nicola Oddati, responsabile Mezzogiorno della segreteria nazionale del Pd, e il presidente della Regione, Mario Oliverio, che da tempo ha manifestato l’intenzione di ricandidarsi governatore. Su questo specifico tema il commissario del Pd regionale, Stefano Graziano, ha spiegato: “Andiamo nella direzione del cambiamento, perché abbiamo bisogno di rappresentare innovazione e soprattutto unità e quindi di lavorare per una nuova candidatura che ci aiuti a rappresentare le reali esigenze del territorio calabrese. Facciamo appello – ha aggiunto Graziano – al senso di responsabilità del presidente Oliverio di aiutare il processo di cambiamento, perché questa è l’unica soluzione reale per la Calabria, che vive ancora oggi una condizione di difficoltà. Noi – ha sostenuto il commissario del Pd calabrese – lavoreremo per trovare la sintesi più alta possibile, che possa essere condivisa nel modo più largo dal partito: questo è il nostro obiettivo”. Il sigillo finale lo ha messo Oddati. “E’ legittima la ricandidatura di Oliverio ma noi pensiamo che sia sbagliata, cioè che non basta”. Così Nicola Oddati, responsabile Mezzogiorno della segreteria nazionale del Pd, parlando con i giornalisti a Lamezia Terme a margine di una riunione del partito calabrese sul tema delle elezioni regionali. “Già altre volte – ha esordito Oddati – avevo detto che c’era bisogno di aprire una fase di rinnovamento. Noi riteniamo che questa fase di rinnovamento sia indispensabile se vogliamo competere alle prossime elezioni regionali. Che debba partire dai buoni risultati acquisiti in questa esperienza di amministrazione regionale ma anche dai limiti che ci sono stati, peraltro inevitabili visto che si veniva da cinque anni disastrosi della Giunta Scopelliti e non era facile ottenere risultati importanti. Per noi quindi – ha sostenuto il responsabile Mezzogiorno della segreteria Pd – è importante, lealmente, in maniera diretta, dire come la pensiamo, e cioè che si è fatto un buon lavoro ma probabilmente questo lavoro non basta per competere alle prossime elezioni regionali in Calabria. C’è un’ondata della Lega, un’ondata della destra che è molto forte”. Oddati ha poi rilevato: “In questo territorio abbiamo avuto e abbiamo problemi anche legati ad alcune inchieste, che aprono una fase difficile anche nel rapporto con l’opinione pubblica. Se non tenessimo conto di tutto questo faremmo tutti quanti insieme un errore. Quindi, a partire e insieme con il presidente Oliverio dobbiamo costruire un rinnovamento importante per proseguire la nostra azione di governo. Quindi, nessuna contrapposizione ma un lavoro comune. In tante occasioni – ha aggiunto il responsabile Mezzogiorno della segreteria Pd – si cambia un candidato ma non per questo si debbano avere delle rotture. Bisogna lavorare insieme e rinnovare insieme: almeno questo è il nostro auspicio e il lavoro che stiamo facendo qui. Non è una punizione per nessuno, ma nemmeno si può pensare che tocchi per forza a qualcuno. Discutiamo, ma questa è la nostra posizione. Vedremo tutti quanti insieme la candidatura: io penso – ha concluso Oddati – che questo lavoro debba essere fatto qui in Calabria con tutto il territorio con il gruppo dirigente calabrese, con la società calabrese, non possiamo decidere dall’alto, ma siamo qui per fare questo lavoro insieme”.