E’ più aggressiva degli scorsi anni, arriva dai Paesi dell’emisfero meridionale dove l’inverno è agli sgoccioli e minaccia complicanze anche per le persone sane: l’influenza è piombata in anticipo in Italia con il primo caso grave all’Ospedale di Udine. Dove a settembre un uomo di 50 anni, senza altre patologie, è stato colpito da una forma influenzale grave finendo in rianimazione. Il paziente adesso, dopo tre settimane di ricovero, è in via di miglioramento. La Società italiana di terapia antinfettiva (Sita), che ha reso noto il caso di Udine, ribadisce l’importanza della vaccinazione antinfluenzale universale e lancia di nuovo l’appello a vaccinarsi. Gli infettivologi – che avevano già stimato nelle scorse settimane una stagione che colpirà 6 milioni di persone – sottolineano le caratteristiche del paziente: una persona di 50 anni perfettamente sana e senza nessun’altra malattia, che non rientra quindi tra le categorie a rischio. “Se questi sono i segnali, con una prima diagnosi già alla fine di settembre, e se si ripeterà lo scenario registrato in Australia e altre parti del mondo, andremo incontro a una stagione influenzale particolarmente aggressiva, con circolazione di virus influenzali molto diversi” dice Matteo Bassetti, presidente della Società italiana di terapia antinfettiva. L’epidemia influenzale vera e propria si presenterà con l’arrivo delle temperature più basse, per adesso abbiamo in circolazione tutte forme parainfluenzali con raffreddore, tosse, dolori muscolari.
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