“Dalla cimice asiatica al batterio della Xylella, dalla Popillia japonica alla Drosophila suzuki, dal cinipide galligeno che ha fatto strage di castagni al punteruolo rosso che ha decimato le palme o il coleottero Aethina tumida per gli alveari, sono sempre di più le specie aliene che distruggono i raccolti, favorite dai cambiamenti climatici”. E’ l’allarme che lancia Coldiretti Calabria. “Sono stati stimati in un miliardo di euro – afferma il presidente di Coldiretti Calabria, Franco Aceto – i danni arrecati complessivamente in Italia da questi parassiti. In Calabria, per alcuni di loro, abbiamo avuto esempi eclatanti che hanno messo in ginocchio alcune produzioni e le ferite sono ancora aperte perciò siamo molto preoccupati per l’invasione della cimice killer asiatica arrivata dall’Oriente che già nel nord Italia ha fatto strage nei campi coltivati e messo in ginocchio interi settori produttivi con gravissimi effetti sul piano ambientale, paesaggistico ed economico”. “Una delegazione calabrese – prosegue Aceto – è a Verona dove, in occasione dell’inaugurazione di Fieragricola, si svolge una prima mobilitazione di migliaia di agricoltori italiani con i trattori per fermare una strage senza precedenti e chiedere un cambio di passo nelle misure di prevenzione e di intervento sia a livello comunitario che nazionale anche con l’avvio di una apposita task force. Intanto come Coldiretti Calabria abbiamo chiesto ai Prefetti e ai sindaci di prevedere, attraverso gli organi preposti, un’azione di monitoraggio e di prevenzione delle specie aliene, perché, favorite dai cambiamenti climatici, evidenti con un inverno caldo anche nei giorni della merla che smentiscono addirittura la tradizione di essere i più freddi dell’anno, con lo smog nelle città e i danni nelle campagne. Inoltre, una politica europea troppo permissiva consente l’ingresso di prodotti agroalimentari e florovivaistici nell’Ue senza che siano applicate le cautele e le quarantene che devono invece superare i prodotti nazionali quando vengono esportati con estenuanti negoziati e dossier che durano anni”. “Insomma il mix, cambiamenti climatici e globalizzazione – sostiene ancora Aceto – moltiplica l’arrivo di materiale vegetale infetto e parassiti vari che provocano stragi nelle coltivazioni e per questo occorre che subito parta la prevenzione. Per parte nostra abbiamo allertato gli agricoltori affinché segnalino subito situazioni sospette”.
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