“Alcune settimane fa abbiamo celebrato i 150 anni della prima parifica del bilancio dello Stato, abbiamo celebrato i 25 anni della legge di riforma della Corte, ma la Corte dei Conti è attenta anche ai cambiamenti, sapendosi adattare sul piano organizzativo e sapendo adattare la sua vocazione all’ausiliarietà e all’affiancamento nei confronti alle amministrazioni, privilegiando l’ascolto”. Lo ha detto venerdì mattina a Catanzaro il presidente della Corte dei Conti, Angelo Buscema, che ha pronunciato un indirizzo di saluto in occasione della cerimonia di inaugurazione dell’anno giudiziario della sezione giurisdizionale della magistratura contabile della Calabria. “Registriamo l’attenzione e l’interesse dei territori al nostro ruolo. Oggi – ha rilevato ancora il presidente della Corte dei Conti – è un momento di celebrazione e analisi, ma dev’essere anche uno sprone”.
Buscema ha poi aggiunto: “L’attenzione che ci è stata rivolta dal Parlamento e dal governo è importante, abbiamo avuto l’ingresso di nuovi magistrati, circa un centinaio di nuovi magistrati, che non è poco perché vuole dire che potremmo svolgere ancora più efficacemente il compito che ci impongono la Costituzione e le leggi. Questo è importante per adempiere al pieno significato del nostro compito: essere un’efficace tutela di garanzia, soprattutto per il cittadino, che – ha ricordato il presidente della Corte dei Conti – ha bisogno di sentirsi rassicurato, sa che c’è la Corte e sa che la Corte svolge il suo ruolo con grande attenzione”. Parlando poi con alcuni giornalisti a margine della cerimonia, Buscema ha specificato che la sua presenza in Calabria, “terra a cui – ha detto – sono particolarmente legato, vuole essere un segnale di rafforzamento della vicinanza della Corte dei Conti al territorio, alla comunità della Calabria, in questo momento di passaggio, con il cambiamento avvenuto in regione: oggi è qui presente il nuovo presidente della Regione, per noi oggi è un momento di incontro. Questa cerimonia quindi rappresenta un segnale di attenzione a quanti operano in questo territorio, nelle difficoltà che tutti conosciamo”.
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