CATANZARO. L’ex ministro Maria Carmela Lanzetta sarà sentita giovedì prossimo dalla Commissione parlamentare antimafia. Un’audizione chiesta dalla Commissione quando era ancora in carica e poi saltata e tornata nuovamente in agenda dopo la richiesta fatta dalla Lanzetta di essere sentita senza anticipare il contenuto delle sue dichiarazioni. La Lanzetta, dopo essersi dimessa da ministro per entrare nella Giunta regionale della Calabria, ha rinunciato a fare l’assessore per la presenza in giunta con delega ai trasporti e le infrastrutture di Nino De Gaetano, ex consigliere regionale al centro di vicende di voto di scambio per le quali non è indagato ma che a suo avviso non sono sufficientemente chiarite. “Ho chiesto mesi fa – ha spiegato la presidente Rosy Bindi a Catanzaro – di sentire l’allora ministro Lanzetta dopo un’intervista al Corriere della Sera nella quale, alla domanda sulle minacce ricevute dalla ‘ndrangheta rispose che non aveva mai parlato di ‘ndrangheta. E siccome era divenuta un simbolo anti ‘ndrangheta e siccome in questa terra non era il primo caso di contraddizione, la Commissione vuole capire se una è oggetto di minacce della ‘ndrangheta o no. Perché se diventa un simbolo e poi dice che non è stata minacciata deve spiegare il prima ed il dopo. Nasce così la richiesta di sentirla perché la commissione vuole capire anche l’antimafia perché è anche questo è importante. Poi abbiamo avuto varie emergenze e non l’abbiamo sentita. Giorni fa mi ha chiamato chiedendo di essere sentita perché deve dire delle cose. Ho avvertito l’ufficio di presidenza che ha ritenuto importante sentirla. Per quanto mi riguarda gli chiederò di quella risposta”.