CATANZARO. “Le audizioni di oggi ci confermano la situazione critica in Calabria, in particolare nelle province che rientrano sotto il controllo della Dda di Catanzaro, per la presenza pervasiva della ‘ndrangheta a fronte anche di una situazione sociale ed economica che permane critica”. Così la presidente della Commissione parlamentare antimafia Rosy Bindi ha sintetizzato le audizioni fatte a Catanzaro con i prefetti del Capoluogo, di Cosenza, Vibo e Crotone e con i magistrati della Dda guidati dal procuratore Vincenzo Antonio Lombardo e dagli aggiunti Giovanni Bombardieri e Vincenzo Luberto. “La ‘ndrangheta – ha aggiunto la Bindi – sta cambiando connotati. Non abbandona la casa madre, il controllo della Calabria, ma si espande condizionando l’economia in Italia ed altri Paesi europei e stabilisce relazioni con il potere a tutti i livelli. La nostra presenza qui è legata anche all’inchiesta sulla presenza delle cosche in Emilia Romagna e Lombardia e che vede confermato l’assunto che senza le indagini nella terra di origine difficilmente si ottengono risultati”. Al riguardo, la presidente dell’Antimafia ha sottolineato come dalle audizioni sia stata “riaffermata la carenza alla Dda di personale, sia a livello di magistrati che di personale amministrativo. Lo stesso discorso, anche se le cose sono un po’ migliorate, vale anche per le forze dell’ordine. La Commissione tornerà dunque a chiedere al Ministero della Giustizia ed al Csm un organico adeguato per quella che è la terza Dda a livello nazionale”.