CATANZARO. Un’interrogazione bipartisan, primi firmatari i senatori di Area popolare Ncd-Udc Piero Aiello e Antonio Gentile, è stata presentata ai ministri dalla Salute, del Lavoro e degli Interni per sollecitarli in merito alla “delicata situazione Fondazione Tommaso Campanella – polo oncologico di Catanzaro”. In particolare – è scritto nell’interrogazione al ministro della Salute – si richiede di “porre in essere, anche per mezzo dei sub commissari, tutte le iniziative a garanzia del fondamentale diritto alla salute dei cittadini in cura presso la Fondazione Campanella, continuando a garantire la corresponsione di farmaci antiblastici necessari per la cura del tumore e di predisporre tutti gli atti idonei ad aumentare i posti letto e l’offerta sanitaria della Fondazione Campanella, capaci di evitare che vi siano lavoratori in esubero”. Riguardo al ministro del Lavoro, nell’interrogazione, si chiede “di individuare una possibile soluzione e strumento idoneo per i lavoratori della Campanella che non potendo accedere alla Cig non hanno altre forme di ammortizzatore sociale, per un’eventuale riassorbimento presso la Fondazione Campanella”; mentre al ministro degli Interni “di verificare la possibilità di una integrazione o modifica del decreto del prefetto, tendente a mantenere in vita la Fondazione, anche attraverso una sua trasformazione, di modo da mantenere in vita i rapporti di lavoro ed evitare conseguenze sul piano sociale di difficile gestione”. Più in generale, infine, l’intento dei senatori firmatari è quello che “tutti ministri sollecitino il presidente della Regione a trasferire le somme alla Fondazione derivanti dagli impegni statutari assunti e come evidenziato anche dal prefetto disattesi dalla Regione”. “Dopo anni di incertezza, durante i quali la Regione non ha mai ottemperato all’obbligo statutario di versare alla Fondazione il fondo di dotazione per l’acquisto di attrezzature – è scritto nel testo – ora il Prefetto di Catanzaro ha disposto con proprio Decreto l’estinzione della Fondazione per la sua impossibilità di ottemperare al proprio scopo sociale, a causa delle gravi inadempienze della Regione. Da qui la richiesta dei senatori perché “l’estinzione della Fondazione Campanella determinerebbe una serie di risvolti nefasti per i malati di cancro che attualmente sono in trattamento attivo, per i 245 lavoratori e le rispettive famiglie” e perché la chiusura della Fondazione avrebbe notevoli ripercussioni “per il sistema integrato assistenziale Ssr e Università in quanto l’unica Scuola (già Facoltà) di Medicina della Calabria, rendendo, inoltre, difficile l’erogazione dei servizi sanitari mettendo anche a repentaglio la garanzia del diritto allo studio”.