“Devono emergere tutte le incrostazioni sulla gestione dei rifiuti in Calabria ed è urgente confrontarsi con i vari livelli della amministrazione regionale per riprogrammarne il ciclo in modo che costituiscano una grande risorsa pubblica: per l’occupazione, la tutela dell’ambiente e della salute delle nostre comunità. La situazione è diventata insostenibile e non c’è più tempo da perdere”. Lo
affermano, in una nota, i deputati del Movimento 5 Stelle Giuseppe d’Ippolito e Paolo Parentela, che spiegano: “Chiediamo anzitutto un incontro con la presidente Santelli, perché se ci sono intoppi e ritardi volontari in ambito burocratico bisogna segnalarne ogni aspetto all’autorità giudiziaria. Noi siamo pronti a farlo e insieme a Santelli, tenuto conto che per l’emergenza ambientale lo
Stato mandò in Calabria un miliardo di euro e in fatto di rifiuti stiamo forse peggio di prima. Non intendiamo accusare qualcuno, ma è chiaro che vanno subito sostituiti – precisano i parlamentari 5 Stelle- tutti i dirigenti pubblici responsabili della realizzazione degli impianti, che ancora non esistono. Il nostro messaggio alla presidente regionale è inequivocabile, sia decisa e non tema alcunché. In attesa che si accerti chi e perché non ha raggiunto gli obiettivi di gestione virtuosa
del ciclo regionale dei rifiuti, serve a stretto giro un piano completo -osservano i 5 Stelle per
affrontare l’emergenza in atto e poi per invertire la rotta: mai più ordinanze in deroga, nessun vantaggio a privati, creazione di Ambiti territoriali ed ecodistretti più piccoli, pieno coinvolgimento dei sindaci e reale accelerazione delle procedure per il completamento degli impianti. Nel solo interesse dei calabresi vogliamo contribuire -continuano D’Ippolito e Parentela- a individuare soluzioni reali, benché la gestione dei rifiuti sia specifica competenza della Regione. A Santelli possiamo fornire la nostra competenza ed esperienza in materia e piena disponibilità a interessare il ministro dello Ambiente, Sergio Costa, per il supporto tecnico che potrebbe dare il suo ministero”.
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