Gli interventi di Don Giacomo Panizza, di Italo Reale e Rubens Curia, moderati da Maria Pia Tucci, durante la conferenza stampa del 22 maggio, tenutasi a Lamezia in Sala Sintonia, hanno puntato l’ attenzione sulla Sanità per tutti e su una riforma che la Calabria non può più attendere. Dalla lettera al Ministro della Salute Roberto Speranza, alla raccolta firme, alla stesura di un documento condiviso con 5 punti essenziali che diventato proposte necessarie e realizzabili per un nuovo corso della Sanità in Calabria. Ad oggi 120 Sindaci, da tutte le cinque province Calabresi, hanno appoggiato e condiviso la petizione lanciata il 10 maggio scorso (e che può ancora essere firmata): Diritto alla salute in calabria. Lettera aperta al Ministro Speranza, che conta 3923 firme sulla piattaforma change.org a cui si aggiungono le 111 iniziali e le 1000 fuori piattaforma. «La salute come questione democratica e competente» – ha sottolineato il presidente della Comunità Progetto Sud, Don Giacomo Panizza-. «La salute ha a che fare con la scuola, con la strada, con la vita, con le fragilità, che sono determinanti sociali quanto il lavoro e l’ambiente”. «Un obiettivo comune e condiviso in rete con Persone, Associazioni e Istituzioni Calabresi», ha detto Italo Reale nel suo intervento – «La nostra proposta non è ideologica ma volutamente costruttiva perché le Istituzioni sono chiamate ad affrontare e risolvere la questione Salute in Calabria, come bene comune». «Più assistenza domiciliare e meno RSA»,- sottolinea Rubens Curia– « Sanità territoriale e l’ impiego dei fondi CoVID-19 destinati alla regione Calabria per incrementare le cure domiciliari, la sorveglianza e la diagnosi con il potenziamento delle virologie, microbioligie e dei laboratori di patologia clinica, dei dipartimenti di prevenzione e delle terapie intensive»