La cosiddetta “Fase 2” prevede una riapertura graduale delle attività produttive e commerciali,
nell’ottica di un lento e cauto ritorno alla normalità. Insomma, questa è la fase in cui i cittadini
italiani devono convivere, nella loro vita di tutti i giorni, con il virus. Si tratta dunque di una
fase molto delicata, in cui le inevitabili difficoltà economiche provocate dal lockdown potranno
portare all’emergere di forti tensioni sociali. A questo proposito, Quorum/YouTrend ha
condotto un sondaggio su base nazionale, indagando l’opinione degli italiani sulle possibili conflittualità sociali che potrebbero emergere nella “Fase 2”. Innanzitutto, è stato chiesto se nei prossimi mesi potrebbe preoccupare di più la situazione sanitaria o quella economico-sociale: per
più di sei italiani su dieci (precisamente il 63,2%) sarà quest’ultima a rivelarsi più problematica,
mentre l’emergenza sanitaria è stata indicata da poco più di un terzo del campione sondato (34,6%). Filtrando le risposte per fasce d’età emerge una linea di frattura sui 55 anni: per tre under 55 su quattro, infatti, preoccuperà di più la situazione dell’economia e della società, mentre per i cittadini più anziani si scende al 55%.
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