“È davvero difficile fare previsioni; c’è bisogno di una sfera di cristallo per capire quale sarà il futuro perché tutto dipende dall’evoluzione della situazione epidemiologica”. Così i rettori degli atenei calabresi in collegamento su RTC nel corso di una conferenza stampa on line sulla presentazione di “Start Cup Calabria”. Presenti Nicola Leone, rettore Unical, Giovambattista De Sarro, rettore dell’Università “Magna Grecia” di Catanzaro, e Santo Marcello Zimbone, rettore dell’Università Mediterranea di Reggio Calabria. Secondo Leone, “al momento le Università sono sottoposte a una serie di vincoli che rendono difficile la regolare erogazione dei servizi, sono addirittura incompatibili con questa, basti pensare al distanziamento, che significa l’80% di capienza in meno delle aule, o alle disposizioni di sanificazione che, al di là dei costi enormi, presentano una insostenibilità anche pratica. Quindi stiamo ragionando su quali possano essere delle piccole attività che, anche se dovesse resta e questo, cono fattibili: ovviamente daremo priorità ad attività che hanno come tratto pregante la presenza e il confronto, esempio laboratori o esercitazioni, e laddove saranno possibili e attività in presenza le garantiremo, ma è chiaro che una riapertura vera e significativa dell’Università non può che discendere da chiare direttive ministeriali e dal cambiamento della situazione. Al momento nelle università, come in tutte le pubbliche amministrazioni, la modalità ordinaria di lavoro è lo ‘smart working’, quando invece quando si tornerà in presenza avremo bisogno di personale ancor più di prima, e se questo non cambia sarà un problema enorme. Quindi – ha rilevato il rettore dell’Unical – dobbiamo pazientare, attendiamo le indicazioni ministeriali, perché al momento gli spazi di manovra per le università sono davvero molto piccoli.” Il rettore dell’Università di Catanzaro, De Sarro, ha osservato che “queste linee guide sono state condivise da tutti, anche se a Catanzaro per ovvie ragioni l’area medica ha dovuto necessariamente garantire alcune attività in sede anche se in modo destramente ridotto”. Per il rettore dell’Università “Mediterranea” di Reggio Calabria, Zimbone, “la prudenza dev’essere la priorità. In realtà comunque nulla è fermo, tutto sta procedendo normalmente, certo abbiamo potenziato l’attività on line, è chiaro che manca il contatto umano ma questo vale per tutti. Quindi bisogna avere un po’ di pazienza: le università devono lanciare un messaggio di fiducia, perché arriveremo sicuramente primi al traguardo ma l’importante è dosare bene tutti i passaggi”.
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