Il Ministero dell’Istruzione e la Rai hanno aperto in TV una nuova “aula”, dedicata agli iscritti ai Centri provinciali per l’istruzione degli adulti (CPIA). Dal 25 maggio ha preso il via “La Scuola in Tivù – Istruzione degli adulti”, una serie di trasmissioni in onda su Rai Scuola (canale 146) dal lunedì al venerdì alle 11.00 e, in replica, alle 16.00 e alle 21.00. Un percorso didattico di 30 puntate organizzato su quattro assi culturali (dei linguaggi, matematico, storico-sociale e scientifico-tecnologico): 22 lezioni, una per ciascuna delle competenze previste dai percorsi di istruzione per gli adulti iscritti al Primo livello – Primo periodo didattico, cioè coloro che devono sostenere l’esame conclusivo del I ciclo di istruzione, più altre 8 di approfondimento.
Le 30 puntate sono rivolte agli adulti iscritti ai CPIA che sono quasi 230mila, e agli oltre 13mila detenuti che studiano nelle sezioni carcerarie. A tenere le video-lezioni, della durata di 30 minuti ciascuna, divise in tre unità, saranno docenti dei 130 CPIA presenti in Italia, insegnanti che conoscono bene gli studenti e le loro necessità.
Due i docenti calabresi chiamati a realizzare una video lezione, tra cui la prof.ssa Roberta Giuditta, insegnante presso la Sede carceraria del CPIA di Catanzaro, diretto dal prof. Giancarlo Caroleo. Oggetto della lezione, che andrà in onda il 10 giugno, le trasformazioni del mondo del lavoro, dalla Costituzione alla Rivoluzione digitale. Il tema del lavoro viene affrontato a partire dalle norme che lo regolano nella Costituzione Italiana, per poi trattare i principali strumenti utili per prepararsi a cercare lavoro (lettera di presentazione e curriculum vitae) e concludersi ripercorrendo le principali tappe del rapporto tra lavoro e tecnologia, dalla Rivoluzione Industriale alla Rivoluzione digitale.