“La politica è una cosa seria: e’ questa la stella polare che ha sempre caratterizzato la nostra azione e il nostro volontariato nel quotidiano impegno pubblico. A Reggio Calabria, invece, da ormai diversi mesi va in scena non il solito “teatrino della politica” di tradizione italica ma un vero e proprio “circo”: associazioni di ogni risma, presidenti megalomani autoelettisi, gente totalmente sconclusionata, accomunati tutti dalla ricerca di visibilità, annunciano la propria autocandidatura a sindaco. Lo si legge in un documento del MovimentoSociale-Fiamma Tricolore.
“Candidature – è scritto – come se piovesse richieste a furor di popolo, secondo loro, da inesistenti cittadini: rappresentanti del nulla o poco più, sia chiaro, che hanno tutti la ricetta per fare di Reggio Calabria la nuova Los Angeles d’Italia. Con queste premesse non inizia affatto bene quello che già molti immaginano, dandolo già nel sacco, come il “dopo disastro-Falcomatà”: una città messa in ginocchio con arroganza e incompetenza per la quale servirebbero persone ultra qualificate e competenti anche solo per avere un piccolo barlume di speranza di rinascita. Tanto è oggi difficile la soluzione dei problemi che affliggono la città. Lungi da noi, certamente, anche il solo voler pensare di impedire a qualcuno di misurarsi democraticamente, non possiamo assistere silenti a questo spettacolo indecoroso, indecente e nauseabondo”.
La politica, secondo il Ms-Ft, “non è ricerca di visibilità, non è appagare la propria megalomania, il proprio smisurato ego, l’accattonaggio di un incarico in una futura amministrazione. Dalla politica e dalla buona amministrazione che ne dovrebbe scaturire, cosa che a Reggio da anni ormai non è più, dipende il futuro della nostra città, delle future generazioni, dello sviluppo economico, infrastrutturale, turistico dal quale questi nostri figli dipenderanno se non vogliamo che si accentui sempre più l’abbandono e l’emigrazione da questa città”.
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