Nota stampa di Aned Calabria:
“Sono 36 i dializzati sospesi dalla lista trapianto di rene per aggiornamento dati clinici e altri 100 coloro che attendono l’inserimento ex novo in Calabria. Su input di Aned, per inserimento lista e per migliorare la condizione di vita con appropriati interventi su accessi vascolari dei dializzati, sono stati proposti dal direttore Pellegrino Mancini del Centro Regionale Trapianti e approvati dal Comitato Tecnico Regionale due progetti dormienti sulle scrivanie di “responsabili” – eufemismo – poco responsabili. Oggi, il Dipartimento Tutela Salute è un teatro avvolto dalle nebbie in cui gli attori sono mal posti e anche maldisposti. Il nuovo e titolato direttore, Francesco Bevere, riuscirà a diradare le nebbie e far funzionare questo teatro? C’è da augurarselo, ma nutriamo dubbi, tantissimi dubbi. L’attuale acefalia del Dipartimento è testimoniato anche dalla incapacità di comporre un Comitato tecnico di nefrologia per costruire una rete nefrodialitica in grado di varare un PDTA – Percorso Diagnostico Terapeutico Assistenziale – fondamentale per la migliore gestione dei pazienti con patologie renali e a costruire progetti di Prevenzione delle Malattie Renali. Di PDTA c’è un progetto approvato e ufficializzato a maggio del 2018 per area vasta Centro Calabria ma, naturalmente, inapplicato nella indifferenza dei fatui responsabili regionali. Su questa acefalia del Dipartiumento potremmo continuare all’infinito, come per esempio la gestione di reparti hub di nefrologia e dialisi di Catanzaro esercitata in modo dissimile da quanto previsto dalle buone pratiche. Questo ci insegna la storia attuale! È questa è la condizione per cui i nostri continueranno a curarsi e farsi trapiantare fuori Regione con costi aggiuntivi per decine di milioni di euro anno. Tanto paga Pappagone e i poveri ammalati!”