ROMA. Il Consiglio dei Ministri ha conferito a Massimo Scura l’incarico di commissario ad acta, per l’attuazione del vigente Piano di rientro dai disavanzi del settore sanitario della Regione Calabria. Andrea Urbani è stato altresì confermato nell’incarico di sub commissario. “Dopo la nomina del Commissario alla sanità e del suo vice, che poteva essere fatta in due giorni e invece inspiegabilmente sono passati quattro mesi, dimostrando che la Calabria ha poca forza politica, non esistono più alibi per nessuno”. Lo sostiene, in una dichiarazione, il consigliere regionale della Casa delle libertà, Giuseppe Mangialavori. “Il commissario ed il suo vice – aggiunge – sono attesi da una situazione difficile e sapranno assumersi senz’altro le loro responsabilità. Ed altrettanto deve fare l’insieme delle forze politiche di maggioranza e di opposizione. Tutti noi siamo stati eletti per risolvere i problemi dei calabresi, non per aggravarli. Basta con le polemiche sterili e con i rinvii: i calabresi hanno diritto ad un sistema sanitario che deve diventare, in tempi rapidi, dignitoso ed efficiente. Così come è indispensabile che le Commissioni permanenti del Consiglio siano insediate ed inizino a lavorare, a cominciare dalla Commissione sanità”. “Il comportamento del Governo nei confronti della Giunta regionale lascia perplessi e dimostra ancora una volta la lontananza dai problemi della Calabria”. Lo sostiene, in una nota, la segreteria regionale della Cgil. “Uno sgarbo istituzionale rilevante – aggiunge – e una scelta, al di là del giudizio sulla persona nominata che rispettiamo, distante mille miglia dai problemi gravi della sanità regionale”. “Con la nomina del Commissario per la Sanità da parte del Governo si chiude una pagina difficile e complessa per la Calabria”. Ad affermarlo, in una dichiarazione, è il segretario generale della Cisl della Calabria, Paolo Tramonti. “Si è conclusa, per il momento – aggiunge – una vicenda che, soprattutto per i delicati risvolti che comporta, doveva essere gestita in modo del tutto diverso dal Governo, sia nei tempi che nelle modalità. La disponibilità inizialmente manifestata dal presidente Oliverio ad assumere direttamente il ruolo di Commissario andava assecondata e verificata sulla base dei risultati, nell’ottica del superamento della fase straordinaria riportando il settore all’ordinarietà. Su queste basi la Cisl, coerentemente, fin dal primo momento ha giudicato positivamente l’impegno del Governatore. Adesso è fondamentale che la nuova struttura commissariale agisca in pieno raccordo con il Governo regionale per realizzare una sanità in cui le strategie di puro contenimento lascino il passo ad una reale riorganizzazione, attraverso strumenti concreti di programmazione sanitaria utilizzando criteri di efficienza, efficacia ed economicità. Un percorso che metta al centro i bisogni di salute, oggi seriamente compromessi, dei cittadini calabresi. Un nuovo servizio sanitario regionale basato su pochi ma fondamentali elementi: la riorganizzazione delle tre reti, emergenza-urgenza, ospedaliera e territoriale, attraverso la loro integrazione in una logica di sistema; la valorizzazione delle eccellenze presenti sia nel sistema ospedaliero che in quello universitario, attivando un più stretto collegamento tra ricerca e offerta sanitaria; lo sblocco delle assunzioni; la riqualificazione del personale quale valore fondamentale e strategico dell’intero sistema; il riequilibrio tra pubblico e privato; l’accelerazione dell’iter di realizzazione dei nuovi ospedali in un’ottica di potenziamento delle prestazioni sanitarie rivolte alla cittadinanza, ponendo un freno al perdurante fenomeno dell’emigrazione sanitaria”. “Le prossime tappe secondo la Cisl – conclude Tramonti – dovranno essere caratterizzate non più e non solo da calcoli di natura ragionieristica, ma dal confronto e dalla concertazione con il pieno coinvolgimento di tutti i soggetti interessati, al fine di realizzare un sistema sanitario regionale adeguato e qualificato”.