La nomina immediata del nuovo commissario, ma anche una svolta complessiva nella gestione della sanità calabrese. Sono queste le richieste che Cgil, Cisl e Uil Calabria hanno avanzato oggi nel corso della mobilitazione organizzata nel piazzale della “Cittadella”, la sede della Giunta regionale, a Catanzaro. Secondo Angelo Sposato, segretario generale della Cgil Calabria, “il quadro è diventato davvero preoccupante, se siamo arrivati agli ospedali da campo vuol dire che il sistema non ha retto, e si paga il conto della scelta di depotenziare la salute territoriale come è stato fatto con la chiusura di 18 ospedali senza fare nessuna riconversione. Come sindacati chiediamo una svolta, chiediamo di sbloccare subito le assunzioni, chiediamo per l’emergenza Covid di fare un piano serio potenziando le terapie intensive. Ovviamente – ha rimarcato Sposato – siamo delusi da questo ritardo che il governo ha prodotto sulla questione della nomina del nuovo commissario: non vorremmo che la salute diventi una questione di equilibri politici tra forza politiche di maggioranza e opposizione. Quindi si faccia presto e tutti devono fare la loro parte. Ci saremmo aspettati in questi giorni anche da parte dei consiglieri regionali e dei parlamentari calabresi un maggiore dinamismo e anche la Giunta regionale si è prodotta in azioni bizzarre senza riuscire a rassicurare i calabresi”.
Per Tonino Russo, segretario generale della Cisl Calabria, “non si comprende e non si giustifica questo comportamento del governo, che in modo poco serio lascia senza una guida una sanità disastrata quale quella calabrese. Lanciamo un appello forte e di grande senso di responsabilità. Un primo passo avanti è stato fatto con le modifiche al Decreto Calabria in Parlamento con lo sblocco delle assunzioni ma ora bisogna riorganizzare le reti territoriali, la medicina territoriale che interloquisca con la rete ospedaliera. Ricordiamo – ha sostenuto Russo – che la Calabria è diventata zona rossa per queste disfunzioni”.
A sua volta, Santo Biondo, segretario generale della Uil Calabria, ha sollecitato il governo a “fare presto rispetto alla nomina del commissario. Ma il tema – precisa – non è solo individuare la personalità ma dotarla di tutte le condizioni, uomini e mezzi per fare quello che non si è fatto in questi ultimi 10 anni. C’è poi una responsabilità di tutta la politica calabrese, anche quella che si è affacciata negli ultimi anni sullo scenario politico. Andiamo incontro a nuove elezioni regionali, e – ha continuato Biondo – chiediamo anche ai cittadini di riflettere, perché davvero si può scrivere una pagina nuova in Calabria se la vogliamo scrivere tutti insieme, perché ora si deve cambiare passo. Il sindacato, in questi anni e in questi mesi, si è assunto la sua responsabilità, anche presentando un esposto-denuncia al procuratore Gratteri. Al nuovo commissario, chiunque sia, ricordiamo che il sindacato in Calabria è affidabile e credibile e si assume le sue responsabilità, per questo – ha concluso Biondo – gli chiediamo di non chiudersi e di aprirsi al confronto, altrimenti sarà destinato a un nuovo fallimento”.