La sanità sempre al centro delle polemiche. E neppure Gino Strada, il fondatore di Emergency e da poco in Calabria come aiuto della Protezione Civile, riesce a restare fuori dal “frullatore”, anche a seguito di alcune sue dichiarazioni rese in questi giorni ai giornalisti. Martedì 1 dicembre Strada è stato il destinatario di due puntute “precisazioni”. La prima è arrivata dal Presidente ff della Regione, Nino Spirlì. “Gino Strada arriva in Calabria a dare una mano alla Protezione Civile per l’ospedale da campo di Crotone, il resto sono slogan e titoli sui giornali che non servono ai calabresi”, ha detto Spirlì, intervenendo alla trasmissione “Oggi è un altro giorno” su Raiuno. “Della riorganizzazione sanitaria della regione -ha aggiunto Spirlì- si occuperà il commissario ad acta, Guido Longo”. Altrettanto puntuta e piccata la precisazione dell’ex Ministro della Sanità, Rosy Bindi. “Ringrazio quanti hanno difeso il mio lavoro di Ministro della Sanità messo in dubbio dalle parole di Gino Strada. In questo periodo le polemiche risultano particolarmente insopportabili ma altrettanto le affermazioni infondate. A Strada suggerisco una rapida lettura della riforma che fu varata nel 1999 come decreto legislativo 229”, ha detto la Bindi replicando ad alcune affermazioni del presidente di Emergency pubblicate da Repubblica. “Sarà chiaro allora che quella riforma ha fermato la deriva privatistica avviata dalla controriforma De Lorenzo e ha salvaguardato l’universalità del SSN garantendo la sostenibilità finanziaria dei livelli essenziali di assistenza”, ha aggiunto Rosy Bindi. “Ho sempre stimato il fondatore di Emergency e continuerò ad apprezzare il suo impegno anche in questa occasione, soprattutto perché conoscendo il conflitto d’interessi a cui sarebbe andato incontro, non si è mai candidato a fare il commissario in Calabria”, ha concluso l’ex ministro.