E’ stato il più giovane direttore di unità operativa d’Italia, il più giovane direttore di dipartimento, dopo aver fatto sei anni di esperienza nella sanità pubblica francese come aiuto cardiochirurgo: parliamo di Alfonso Agnino, 46 anni, calabrese, fortemente legato alla sua terra d’origine,l’Alto Jonio cosentino, oggi in forza alla Cardiochirurgia delle Cliniche Humanitas Gavazzeni di Bergamo, stretto collaboratore del dott. Giampiero Esposito, cardiochirurgo di fama europea per il trattamento dell’aorta. In Calabria torna ogni mese nei centri Cardioross inaugurati a Rossano (CS), a Catanzaro e a Reggio Calabria. Il dott. Alfonso Agnino è Proctor Europa per la chirurgia cardiaca minincisionale videoassistita, con particolare riferimento alla tecnica Heart Port. Il dott. Agnino si recherà a New York dal 23 al 25 aprile prossimi per il Mitral conclave organizzato ogni anno negli Stati Uniti e poi dal 2 al 6 giugno a Berlino per il Congresso mondiale sulle nuove tecnologie in chirurgia cardiaca e toracica. Al Mitral conclave di New York sono solo venti, quest’anno, gli invitati con le rispettive equipe per presentare la loro esperienza e tra questi venti appunto il dott. Agnino e la sua equipe. Il Mitral conclave è organizzato dall’AATS ( American Associazione for Thoracic Surgery) dove convergono i più importanti cardiochirurghi del mondo ed in cui vengono esposte le ultime conoscenze riguardanti la patologia mitralica. E’ un incontro che permette il confronto sulle più recenti acquisizioni tecnologiche e le ulteriori conoscenze fisio-patologiche della valvola mitralica permettendo di formulare le linee guida internazionali nell’approccio clinico, diagnostico strumentale e terapeutico. “Noi -ha dichiarato il dott. Agnino- presenteremo la nostra esperienza dal titolo “Port-access Video Assisted Mitral Repair: Does Learning Curve Really Influence Patients Outcomes” in cui sosteniamo l’importanza di avere un gruppo collaudato nell’approccio mini-invasivo e di come appunto un team dedicato, una corretta valutazione del paziente e una graduale e costante evoluzione, step by step della tecnica chirurgica, sono i punti chiave dell’ottimo risultato ottenuto già in curva di apprendimento, lavoro iniziato circa cinque anni fa e più di trecento casi fatti di chirurgia mininvasiva. In pratica – ha concluso il dott. Agnino – dal 2010 non abbiamo avuto complicanze, l’approccio è stato corretto e operiamo totalmente in video”. Dopo New York l’esperienza italiana del dott. Agnino e della sua equipe sarà presentata all’ISMICS (International Society For Minamilly Invasive Cardio-Thoracic Surgery ), congresso mondiale sulle innovazioni tecnologiche in chirurgia cardiaca e toracica che quest’anno si terrà dal 2 al 6 giugno in Germania, a Berlino. “A Berlino -ci dice ancora il dott. Agnino- sarà presentato il nostro lavoro dal titolo “Five Years of Experience with Minamilly Invasive Video Assisted Mitral Valve Surgery in 208 Patients” in cui abbiamo analizzato i nostri cinque anni di attività di chirurgia mini-invasiva totalmente video assistita con i relativi eccellenti risultati a breve e medio termine. Per noi la vera chirurgia mininvasiva è un taglio di 3-4 centimetri, niente divaricazione delle coste, utilizzo della telecamera per operare all’interno del cuore. Bisogna abituarsi a lavorare attraverso la visione su schermi in alta definizione che permette di vedere ogni minimo particolare anatomico anche se ciò necessita di un lungo traing formativo”. Con la partecipazione ai prossimi congressi mondiali di New York e Berlino il dott. Alfonso Agnino e la sua equipe entrano definitivamente nel gotha della cardiochirurgia mondiale mitralica mini-invasiva.