È arrivato oggi al porto di Gioia Tauro il primo treno merci, il secondo arriverà il 23 dicembre e col nuovo anno il gateway ferroviario inizierà il servizio ferroviario a tutti gli effetti. “Una svolta epocale per il porto di Gioia Tauro” ha commentato il commissario straordinario Andrea Agostinelli, che stamani in conferenza stampa ha annunciato la firma del contratto per la gestione del Terminal tra autorità portuale e la società MedCenter Terminal Container spa.
“Da oggi – ha dichiarato Agostinelli – il porto di Gioia Tauro non è più solo di “transhipment”.
Il gateway ferroviario si estende in un territorio compreso tra i comuni di Gioia Tauro e San Ferdinando e si sviluppa nell’area doganale in concessione al terminalista mct e nella zona dell’interporto, con una superficie di 325 mila metri quadrati. La lunghezza complessiva dei nuovi binari è di 3.825 metri, dei quali 2761 in area terminale contenitori e di 1064 nel terminale intermodale. In particolare tre aste da 825 metri ciascuna consentiranno di far partire convogli merci di lunghezza europea da 750 metri.
“A volte – ha detto Agostinelli – si abusa dell’aggettivo “storico”, ma credo che nella fattispecie indichi esattamente l’importanza di questo risultato, frutto di un lavoro certosino per separare le aree operative del Terminal su cui si effettuerà il servizio ferroviario da altre aree extra portuali sulle quali la Regione Calabria sta predisponendo una soluzione transattiva di soddisfazione per gli interessi regionali, del Corap e di questa Autorità portuale. Si tratta – ha spiegato – di un’infrastruttura strategica, complementare al transhipment, che avrà il compito di intercettare parte dei traffici movimentati tra l’Estremo Oriente e l’Europa, attualmente gestiti dai porti di Rotterdam ed Anversa”.
Da oggi lo scalo calabrese punta, così, ad essere un gateway terrestre comunitario, inserito a pieno titolo nell’asse trans-europeo del corridoio Helsinki – La Valletta, come nodo di rilevanza nazionale e crocevia europeo di diversi settori di trasporto. Logistica ed intermodalità diventano, così, realtà concrete. Lo scalo risulta oggi in linea con i maggiori hub ferroviari europei. Il progetto, è stato spiegato, prevede il pieno rispetto della normativa vigente in materia ambientale, richiesta a livello europeo. A tale proposito, l’infrastruttura punta ad incrementare l’utilizzo di una mobilità ambientale sostenibile, a ridurre i tempi di percorrenza delle merci, a diminuire i costi di trasporto e l’inquinamento prodotto dal sistema di trasporto su gomma. Non ultimo, mira a massimizzare le ricadute economiche e territoriali legati alla logistica complessiva.