LAMEZIA TERME/ “Si tratta di 50mila tamponi per una stima di circa 30mila rientri, anche se gli ultimi dati in nostro possesso ci fanno credere che possa esserci una cifra inferiore di rientri rispetto a quella preventivata. I cinque punti provinciali che abbiamo messo a disposizione sono stati designati dai dipartimenti di Prevenzione. È fortemente consigliato sottoporsi al tampone – che, tra l’altro, è gratuito – e confidiamo molto sul senso civico di chi rientra e dei familiari che accoglieranno i propri cari. Ricordo – conclude Spirlì – che bisogna essere muniti dell’attestazione di viaggio e della registrazione sul sito regionale, da fare prima di partire per la Calabria». E’ quanto aveva dichiarato il presidente f.f. della Regione, Spirlì, a proposito dell’ordinanza sui rientri comunicata sabato. Noi di RTC e Giornale di Calabria ci siamo recati nel pomeriggio di domenica presso la stazione ferroviaria di Lamezia Terme Centrale ed abbiamo ascoltato le voci dei viaggiatori, in buona parte calabresi rientrati nella propria regione entro il 21 dicembre. Molti di essi, al nostro microfono, hanno dichiarato di non conoscere tempi e modalità della trafila da seguire per sottoporsi al tampone. Inoltre, a differenza di quanto avviene in altri snodi ferroviari calabresi come Paola, a Lamezia non è stato previsto un percorso ad hoc nel quale accogliere coloro che rientrano per illustrare le modalità per l’esecuzione del test. In sostanza, ci si affida semplicemente al buon senso ed al senso civico del singolo che intende sottoporsi al tampone. Forse, è troppo poco per non incorrere in prevedibili rischi come quelli corsi in estate.