Il prossimo 19 aprile, dopo oltre mezzo secolo di attività, chiude il Circolo Unione di Catanzaro. Chiude ma non muore, come le persone che profondamente incidono nella storia dei territori e delle rispettive famiglie. Resterà infatti vivo il ruolo del Circolo che nei suoi primi 40 anni in specie ha, per vivacità e varietà d’iniziative ed interessi, rispecchiato il genio, la dinamicità, la poliedricità, la passione, l’entusiasmo del suo indimenticabile fondatore, il Presidente Salvatore Blasco (nella foto). E’ impossibile inquadrare quel che il Circolo è stato se non si passa dal suo Presidente, personaggio di strabiliante traduzione del pensiero in azioni, di potente coinvolgimento di uomini e risorse, di magnetica attrazione per progetti d’interesse collettivo. Il Circolo Unione è stato così la fucina d’idee e il laboratorio creativo del dottor Blasco. Lì, nel dorato piano di Palazzo Fazzari, restituito ai fasti del suo splendore grazie ad un imponente maquillage strutturale (pavimenti, pareti, arredi) voluto dal suo fondatore nei primi anni, furono attivati i meccanismi per la realizzazione dei campi da tennis e della piscina di Pontepiccolo, della palestra di ginnastica artistica, del secondo palazzo di giustizia, dell’Università, nonchè condotte appassionate e pervicaci battaglie d’opinione quale quella per Catanzaro capoluogo di Regione. Quanti incontri con autorità, amministratori, semplici cittadini si svolsero nell’associazione! Incontri costruttivi ed essenziali, dagli scarni convenevoli e da frequenti concitazioni, quanto bastava per scrollare l’apatia e l’inerzia di interlocutori avvezzi a volare basso. Quante pressioni hanno ascoltato le pareti di Palazzo Fazzari ai politici in particolare, spronati ad onorare il mandato della rispettiva comunità d’appartenenza, a non perdere tempo, ad impegnarsi a sostegno di un ruolo di centralità di Catanzaro, a non abbandonarla all’isolamento ed all’oblio culturale, ad estirparle la condanna all’emigrazione di giovani e di cervelli costretti a diversi e lontani approdi di studio, a trattenere di conseguenza le ingenti risorse economiche destinate dalle famiglie ai propri giovani! Caro e prezioso il Circolo Unione, patrimonio di una città in eterna difficoltà, associazione nell’apparenza, area d’azione di nobili aspirazioni locali, campo di coltivazione di un grande amore chiamato “Catanzaro”. Dal prossimo mese la città sarà ancor più sola. Chiude le porte contemporaneamente anche il piano “nobile” di Palazzo Fazzari, di proprietà privata e di cui il Circolo Unione mai ha vietato la visita e la frequentazione al pubblico. Il Circolo chiude stritolato dalla crisi e, soprattutto, perchè non c’è più il Presidente Blasco. Circolo a parte, è un peccato che senza il loro ideatore alcune di quelle accennate iniziative abbiano smarrito la ragione della loro progettazione. Il riferimento va in particolare all’Università “Magna Graecia”, concepita dal Presidente Blasco per respirare insieme alla città di Catanzaro ed ora, invece, corpo estraneo. Il Circolo Unione, da parte sua, respirava con la città nei grandi e piccoli avvenimenti: la squadra di calcio volava verso la serie A e si organizzavano iniziative di sostegno e festeggiamenti finali; il catanzarese Dulbecco veniva insignito del Nobel e lo s’invitava e festeggiava in incontri allestiti in suo onore; l’allora Libera Università organizzava convegni internazionali di medicina e le sale del Palazzo diventavano una grande segreteria di supporto nonchè di accoglienza degli ospiti di fuori; passava un cantagiro e cantanti ed attori erano invitati in serate danzanti; transitava la processione e le luci delle sale (la tradizione s’è mantenuta) s’accendevano a festa, finestre e balconi erano a disposizione di chiunque volesse affacciarsi, petali di fiori piovevano al passaggio delle sacre icone in segno di rispettosa e gioiosa partecipazione; gli artisti locali si lamentavano per l’assenza di un posto per esporre le opere e si offriva loro la Galleria “Mattia Preti”. Non si contano le iniziative venute fuori dal magico cilindro del Presidente Blasco: conferenze, concerti, mostre d’arte, feste per adulti e bambini, tornei di scacchi, esposizioni cinofile, gare di bigliardo, cineforum, proprie squadre di calcio e di basket in tornei federali, befane per i poveri. Quante persone sono circolate in quelle sale, impegnandosi variamente a sostegno del Circolo e del Presidente Blasco! Impossibile citarle tutte, dal nucleo storico degli amici del bar Imperiale a quelle più recenti. La maggior parte chiaramente non c’è più. E’ comunque doveroso ricordarne poche: l’avvocato Antonio Scaramuzzino, secondo ed ultimo Presidente per amore e per rispetto del suo predecessore, immolatosi in questi ultimi anni a far sopravvivere il più a lungo possibile la creatura affidatagli; il grande Nino Pate, primo impeccabile “maestro di casa”, campione dell’ironia, “tuttofare” di grande umanità e classe; la signora Anna Lamana, direttrice degli ultimi dodici anni perlomeno, spesso sola in tempi in cui non sono bastati i ricordi e la tradizione per fronteggiare le impellenti necessità. Il Circolo chiuderà offrendo sino all’ultimo dei suoi palpiti un programma di grande dignità, grazie alla disponibilità dell’apprezzato soprano ed amica Giovanna Massara e al baritono Daniele Tommaso Mellace che si esibiranno il prossimo martedì 14, alla prof.ssa Franca Rizzari che giovedì 16 svolgerà una conferenza sulla “convivenza delle classi sociali nel corso dei secoli a Catanzaro”. Infine, gli amici del Circolo si saluteranno domenica 19, con gioia ed un pò di magone, a conclusione di una gita culturale organizzata a Gallicianò, frazione di Condofuri, definito l’Acropoli della Magna Graecia in Calabria.
F. B.