Il Senato ha approvato la fiducia posta dal Governo sul decreto Calabria, nel testo già licenziato dalla Camera. Il decreto, che era stato approvato dalla Camera lo scorso 10 dicembre, è dunque diventato legge. I sì sono stati 149, i no 117 (tra cui il senatore di Italia Viva Ernesto Magorno) e un astenuto. Il decreto durerà due anni. Proseguirà, dunque, il commissariamento straordinario della sanità calabrese che un mese addietro il Governo ha affidato al prefetto in pensione Guido Longo. La nomina dei nuovi commissari straordinari nelle aziende sanitarie e ospedaliere calabresi spetterà adesso proprio al commissario ad acta che sarà affiancato dai sub commissari. “La Calabria ha bisogno di normalità” il che significa “trovare un ospedale vicino casa aperto, non chiuso, come purtroppo si vede in molte parti d’Italia e soprattutto in Calabria; significa trovare un medico vicino; significa trovare qualcuno che ti ascolta. I calabresi hanno bisogno di questa normalità, che tutti auspichiamo”. Lo ha detto in un passaggio del suo intervento, nell’Aula del Senato, il viceministro alla Salute Pierpaolo Sileri durante l’esame del dl Calabria su cui il governo ha posto la questione di fiducia. “Il provvedimento che ci apprestiamo a votare oggi rappresenta il mezzo verso questa normalità che ognuno di noi deve volere, perché siamo italiani, ma siamo anche tutti calabresi”. “Non posso che sentirmi mortificato e deluso da un Governo che, di fatto, sembra aver dimenticato e abbandonato la Calabria. Una Calabria considerata sempre di più Cenerentola di Italia”, afferma, invece, il senatore di Italia viva ernesto Magorno, sindaco di Diamante, nel Cosentino. “Con un mio emendamento al Decreto Calabria – aggiunge – proponevo di istituire, all’interno della struttura commissariale della sanità un organo formato dai sindaci, con poteri di controllo e di proposta. Purtroppo, questa norma è stata inopinatamente stralciata e ciò dovrebbe preoccupare l’intera delegazione dei senatori calabresi, quantomeno di coloro che appartengono al centrosinistra e alla maggioranza di Governo.