“Con il presidente Spirlì abbiamo instaurato un ottimo rapporto e abbiamo trovato anche subito un’intesa per la nomina dei commissari straordinari, cosa che non si verificava da parecchi anni. Spero che al più presto il comparto della sanità calabrese possa normalizzarsi”. Lo dice il commissario alla sanità calabrese, Guido Longo, che nei giorni scorsi ha ottenuto il parere favorevole dell’esecutivo regionale sui nomi chiamati a governare le aziende sanitarie e ospedaliere della regione. Longo non ha ancora una struttura organizzata e attende l’assegnazione del personale necessario. “Non siamo ancora a regime, aspetto 25 unità dalla Regione e altre 20 dall’Agenas, – dice Longo – poi ci saranno uno o più subcommissari, che vengono scelti dal ministero”. Guido Longo, poi, chiude la polemica con i medici calabresi. Era stata dura la replica degli ordini provinciali alle dichiarazioni che l’ex prefetto aveva rilasciato circa una presunta ritrosia degli operatori sanitari a sottoporsi alla vaccinazione anticovid da cui discenderebbe la lentezza con cui si procede alla somministrazione del vaccino in Calabria. “Volevo solo lanciare la mia idea sull’obbligatorietà delle vaccinazioni, perché quello dell’obbligatorietà è secondo me un problema che verrà affrontato, è bene vaccinarsi ed è bene farlo subito perché questo ci salva dalla mancanza di libertà che ci opprime tutti”. Agli ordini delle cinque province calabresi che avevano lamentato il poco coinvolgimento nelle scelte del commissario, Longo offre una prospettiva di collaborazione concreta: “Ho intenzione di creare – spiega – con gli ordini dei medici, un tavolo permanente, con cadenza settimanale o quindicinale, in modo da affrontare le diverse problematiche, perché loro conoscono le dettagliate esigenze della realtà territoriale”.