di RTC Sport
REGGIO CALABRIA/ Una gara finita malissimo per la Reggina quella al Granillo contro il Lecce in un pomeriggio freddo e ventoso. La squadra amaranto, dopo lo svantaggio, non è riuscita a rientrare in partita sfruttando la superiorità numerica nel secondo tempo . E lascia punti preziosi nella gara casalinga contro l’undici di Eugenio Corini. Mister Baroni si affida al 4-4-2 che prevede il tandem Bianchi-Folorunsho in mezzo al campo. In attacco torna disponibile Charpentier che Baroni lancia sin dall’inizio affiancandogli Rigoberto Rivas. Esordio immediato in porta per il nuovo arrivato Nicolas, a Reggio solo da qualche giorno.
CRONACA/ Prima chance per il Lecce al 14′. Stepinski riceve e scaglia un destro alto sulla traversa. Al 18′ replica amaranto con una rovesciata di Del Prato, anche questa finisce alta. Al 19′ occasionissima per Charpentier che riceve dalla destra e devia verso la porta ma la sfera viene intercettata forse con un braccio dall’ex Lucioni. Al 26′ ancora Del Prato in proiezione offensiva, destro a volo del laterale amaranto di poco fuori misura. Al 28′ la svolta. Stepinski raccoglie un tirocross da destra del dinamico Adjapong e di tacco batte Nicolas (in ritardo) sul primo palo complice una deviazione, Lecce avanti. La Reggina riesce a reagire subito. Al 31′ verticalizzazione per Rivas che giunge stremato al tiro e non riesce a fare altro che calciare su Gabriel in uscita senza racimolare neppure un corner. Sull’altro fronte pasticcia la difesa calabrese, che consente al bomber salentino Coda di destreggiarsi in area con disinvoltura e di guardare verso la porta, il suo mancino per fortuna è alto di poco. Rivas, giaà provato da uno scatto forse letale, deve lasciare il campo per un problema muscolare. Al suo posto si rivede Menez dopo un brutto periodo. Zero a uno all’intervallo.
Nella ripresa Denis per Charpentier fermato da un problema muscolare, perseguitato dalla sfortuna l’ex avellinese. Episodio cruciale al 7′. Azione insistita degli amaranto in area, l’ex Lucioni tocca di mano. Proteste salentine ma Manuel Volpi indica il dischetto. Si presenta Menez che ha la possibilità di mettersi alle spalle un periodo molto buio. Ma il francese non è concentrato al meglio, si presenta al tiro senza rincorsa e fallisce malamente calciando un tiro prevedibile e poco angolato che Gabriel intercetta distendendosi sulla sua sinistra ed addirittura blocca, il pareggio sfuma. Per la Reggina prosegue la maledizione degli undici metri.Al 19′ un’altra occasionissima per i padroni di casa. Loiacono arriva puntuale su cross da destra ed indirizza di testa sul secondo palo ma Meccariello salva miracolosamente per i suoi. Due minuti dopo altro episodio chiave: l’attaccante ospita Coda rimedia il secondo giallo e lascia la sua squadra in 10. La Reggina a questo punto, in 11 contro 10, deve fare il tutto per tutto per raddrizzare la gara. Baroni si gioca le carte Micovschi (altro nuovo arrivo di gennaio) e Bellomo. Il folletto barese approccia benissimo e vivacizza subito la manovra. Al 33′ sinistro di Daniele Liotti telefonato per Gabriel. Al 34′ ancora il laterale protagonista su assist di Bellomo, ma il suo destro termina la corsa sull’esterno della rete. Al 37′ un tirocross velenoso di Micovschi per poco non sorprende Gabriel. Poco dopo ci prova anche il possente Cionek con un colpo di testa potente, fuori. Al 44′ l’ultimo sussulto amaranto: spiovente da sinistra di Di Chiara, uno dei migliori in maglia amaranto, pallone telecomandato per la testa di Bellomo il quiale, indisturbato e solitario, tira in bocca a Gabriel che non si aspettava tanta grazia. Finisce una gara maledetta per la Reggina che ha sprecato tanto, compreso un rigore. Lecce tremendamente cinico, porta a casa una vittoria preziosissima con 3 tiri in porta ma è stato capace di lottare e soffrire anche in 10, una gara di grande sacrificio premiata dai 3 punti.
MIGLIORI E PEGGIORI/ Tra gli amaranto bene Di Chiara, molto mobile e presente sulla corsia sinistra. Si salvano anche Loiacono e Cionek che concedono poco agli avanti leccesi. Anche Folorunsho non demerita. Malissimo Menez che fallisce un rigore, non entra mai in partita e non trascina mai la squadra, superficiale ed irritante, un’autentica ombra.
IL TABELLINO
Marcatori: 28′ Stepinski (L)
Reggina (4-2-3-1): Nicolas; Delprato, Loiacono (75′ Bellomo), Cionek, Di Chiara; Bianchi, Folorunsho; Situm (75′ Micovschi), Rivas (39′ Ménez), Liotti; Charpentier (48′ Denis). A disposizione: Farroni, Guarna, Plizzari, Rolando, Stavropoulos, De Rose, Faty. Allenatore: Baroni.
Lecce (4-3-1-2): Gabriel; Adjapong, Lucioni, Dermaku (33′ Meccariello), Zuta; Henderson (60′ Majer), Tachtsidis, Bjorkengren (60′ Listkowski); Mancosu (81′ Calderoni); Coda, Stepinski (81′ Dubickas). A disposizione: Bleve, Vigorito, Monterisi, Gallo, Maselli. Allenatore: Corini.
Note – Al 53′ Gabriel (L) para un rigore a Mènez (R). Ammoniti: Coda (L), Henderson (L), Tachtsidis (L), Listkowski (L), Situm (R), Gabriel (L). Espulso: al 66′ Coda (L) per doppia ammonizione. Calci d’angolo: 6-2. Recupero: 4’pt; 4’st.