“Chiedo a nome del governo la questione di fiducia sulla risoluzione di maggioranza”. È durata venti minuti la replica alla Camera del premier Giuseppe Conte. Il tempo di fornire all’Aula di Montecitorio alcuni chiarimenti, dopo le polemiche divampate anche sui social a seguito di alcune sue dichiarazioni contenute nel suo discorso di ieri mattina. “Ho parlato di una forte vocazione europeista -ha detto Conte- l’Italia in questo momento può giovarsi di una forte sintonia tra la Commissione europea e quello che stiamo perseguendo, il fatto che gli obiettivi alla base del nostro progetto di riforma siano presenti nel Next generation Eu non è casuale”. “Guardiamo con grande speranza alla presidenza Biden”, ha aggiunto il presidente del Consiglio che ha poi raccontato di aver avuto con il nuovo presidente degli Stati Uniti “una lunga e calorosa telefonata”. “Se si considerano tutti i provvedimenti” nel ‘Recovery plan’ potranno essere destinati circa il 50% per il Sud. Così il premier Giuseppe Conte nella sua replica alla Camera. “Il Sud è in cima all’agenda di governo”, ha poi asscurato il premier. Come annunciato domenica, il centrodestra ha presentato durante il dibattito alla Camera una risoluzione unitaria che respinge le comunicazioni del presidente del Consiglio Giuseppe Conte. Il testo della risoluzione consiste in poche righe in cui si esprime la contrarietà alla fiducia a Conte. “La via maestra è quella del voto: tornare dagli italiani e dare loro la possibilità di scegliersi un governo forte e che sia in grado di governare”, ha detto il capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera, Francesco Lollobrigida. Parole alle quali hanno fatto eco quelle del segretario leghista, Matteo Salvini: “La via maestra è quella del voto. O, se il presidente della Repubblica volesse, il centrodestra ha donne, uomini, energie ed entusiasmo, non raccattato nei corridoi grazie a Tabacci. Prima erano i traditori, gli Scilipoti, ora sono responsabili e costruttori, i poltronari”. In serata la Camera ha poi votato la fiducia al Governo Conte; Governo che invece rischia seriamente oggi in Senato di non raggiungere i 161 voti che significato maggioranza assoluta.