CATANZARO/ Ad un anno esatto dalla chiusura di strutture come cinema e teatri sono scesi in piazza a Catanzaro i lavoratori del settore spettacoli e della produzione culturale. Il tutto è accaduto contemporaneamente in molte piazze italiane, iniziative previste anche a Reggio Calabria ed a Cosenza. I lavoratori del settore chiedono ammortizzatori sociali e sostegno fino alla fine dell’emergenza, la riapertura in sicurezza dei luoghi della cultura, la salvaguardia della produzione e dell’occupazione, la riforma legislativa dello spettacolo, la stabilizzazione dell’occupazione delle Fondazioni lirico-sinfoniche, il rinnovo dei contratti nazionali e i protocolli per professionisti autonomi.
Si tratta di un’iniziativa unitaria di Slc Cgi, Fistel Cisl, Uilcom Uil, per “dare visibilità al settore: “Il prolungarsi della pandemia potrebbe determinare chiusure definitive di teatri e cinema e la perdita di posti di lavoro e di molte professionalità importanti in tutti i comparti” dicono i manifestanti al microfono di RTC e Giornale di Calabria. “Siamo sostanzialmente la categoria piu’ penalizzata, veniamo considerati i principali untori del virus, noi siamo chiusi da un anno mentre altri punti di incontro sono aperti e si registrano presenze massicce, come accaduto anche qui a Catanzaro nell’ultimo fine settimana. Cio’ è veramente assurdo. Il teatro è il principale luogo di contagio del virus?. Che ci rispondano prima di farci morire definitivamente”.
Servizi TV di RTC sull’iniziativa nei notiziari di quest’oggi. Inoltre Speciale del TG Focus questa sera alle ore 22,50 circa su RTC.