L’elezione di Enrico Letta alla guida del Pd ha prodotto un primo effetto sul partito in Calabria: la sostanziale unità dei big locali sul nome del nuovo segretario nazionale. La situazione del partito in Calabria ha una sua specificità e riveste anche una certa importanza, perché il Pd calabrese è commissariato da più di due anni e inoltre è già impegnato nella fase delle trattative per le elezioni regionali del prossimo autunno: è dunque evidente che la Calabria sarà uno dei primi banchi di prova del nuovo corso democrat targato Letta dopo che il nuovo segretario ha detto di guardare alle alleanze col M5S anche nei territori.
Nelle dichiarazioni rese “a caldo”, comunque, il gruppo dirigente del Pd calabrese ha speso parole di apprezzamento e di sostegno a Letta, esprimendo una generale condivisione sui passaggi della relazione del neo leader nell’assemblea del partito di ieri: il commissario Stefano Graziano su Facebook ha augurato buon lavoro a Letta scrivendo che “oggi inizia un nuovo cammino”, ed endorsement sono arrivati da altri importanti esponenti del Pd calabrese, referenti sul territorio delle varie anime del Nazareno, dai parlamentari Enza Bruno Bossio e Antonio Viscomi al candidato del partito alla presidenza della Regione, Nicola Irto, dal capogruppo in Consiglio regionale Domenico Bevacqua ai consiglieri regionali Libero Notarangelo e Luigi Tassone e infine all’ex governatore Mario Oliverio.
Sul piano degli equilibri interni, fonti del Pd calabrese riferiscono che comunque non ci saranno nel breve e medio periodo particolari cambiamenti a livello regionale: la gran parte dei dirigenti democrat, infatti, ritiene che la stagione congressuale in Calabria si aprirà solo una volta definiti gli assetti nazionali e comunque sempre dopo le Regionali in autunno, che, insieme alle amministrative nelle metropoli italiane, sono destinate inevitabilmente a essere un primo test per il Pd a guida Letta. Così come non è in discussione la scelta quale candidato presidente alla Regione di Irto, del resto espressione di un tavolo rappresentato da tutte le aree del partito.
Ma, con riferimento alle Regionali, un effetto anche a breve termine l’esordio di Letta potrebbe averlo: a molti dirigenti del Pd calabrese, infatti, non è sfuggito il passaggio dei neo segretario nazionale del partito sulla necessità di cementare il dialogo e il rapporto con il Movimento 5 Stelle e con il resto del centrosinistra, quasi una “road map” per il partito nazionale e calabrese, che nella prima fase delle trattative per le Regionali deve fare i conti, al momento, con la cautela dei pentastellati e con la candidatura in autonomia del sindaco di Napoli, Luigi De Magistris.