Il centrodestra ha scelto per la Regione Calabria di candidare il ticket Roberto Occhiuto (presidente) con Nino Spirlì (vicepresidente). Da “enfant prodige” della politica calabrese a leader nazionale del centrodestra, dalla Calabria a Roma e di nuovo in Calabria è la traiettoria di Roberto Occhiuto. Provocatore, anticonformista e controcorrente, cattolico, leghista, omosessuale, insomma un personaggio dalle mille sfaccettature è invece il profilo di Nino Spirlì. Silvio Berlusconi in un post afferma che “Roberto Occhiuto, eccellente imprenditore e nostro bravissimo capogruppo alla Camera dei deputati, è il candidato del centrodestra alla guida della Regione Calabria. Sarà capace non solo di vincere le elezioni, ma anche di governare bene una Regione bellissima, che ha molte potenzialità inespresse. Non vedo l’ora di tornare in Calabria per dare il mio contributo. Forza, Roberto! Forza Calabria!”. Dal canto suo il segretario della Lega, Matteo Salvini, dice che “in Calabria ci sarà un ticket Occhiuto-Spirlì valorizzando passato, presente e futuro. Non vedo l’ora di tornare in questa splendida terra già all’inizio della settimana prossima. Sono contento, e contiamo di avere altri cinque anni di buon governo per dimostrare al mondo quanto è bella e forte, pulita e laboriosa la Calabria che fortunatamente è sempre più lontana dagli stereotipi di ndrangheta e mala amministrazione”. “La designazione di Roberto Occhiuto quale candidato alla presidenza della Regione Calabria è, per quanto ampiamente annunciata nei mesi scorsi, una notizia straordinaria non solo per il centrodestra, ma per l’intera Calabria, per i calabresi. Roberto è l’uomo giusto al posto giusto, in un momento di straordinaria difficoltà per la nostra regione e per l’Italia. La sua esperienza, il suo spirito di servizio, la sua onestà, le sue competenze, sono la garanzia di un successo che sarà prima elettorale e, successivamente e progressivamente, amministrativo”. Così il coordinatore regionale di Forza Italia Giuseppe Mangialavori.
Occhiuto: “Sono onorato. Ora vincere per governare”
“Sono onorato per la decisione della coalizione di centrodestra che mi ha voluto indicare come candidato unitario per la presidenza della Regione Calabria. Ringrazio per la fiducia che stanno riponendo in me il presidente del mio partito, Forza Italia, Silvio Berlusconi, il coordinatore nazionale, Antonio Tajani, la responsabile dei rapporti con gli alleati, Licia Ronzulli, e il coordinatore regionale azzurro in Calabria, Giuseppe Mangialavori. Ringrazio ovviamente anche i leader di Lega e Fratelli d’Italia, Matteo Salvini e Giorgia Meloni, e gli amici delle altre formazioni della nostra area politica”. Così Roberto Occhiuto, candidato del centrodestra alla presidenza della Regione Calabria”. “Sono capogruppo alla Camera dei deputati di un grande partito, in tanti negli ultimi mesi mi hanno chiesto se fossi davvero convinto di lasciare un incarico nazionale così prestigioso per cimentarmi in questa difficile sfida. Ma io – riprende il presidente dei deputati FI – ho scelto da tempo, ho scelto la Calabria. Sono pronto sin da subito a lavorare, con abnegazione e con entusiasmo, per una campagna elettorale che si preannuncia lunga ed appassionante”.
“Da domani sarò impegnato per raggiungere questo obiettivo, per vincere le prossime elezioni regionali. Ce la faremo. Dimostreremo che la Calabria non è una terra ingovernabile e che i calabresi sono cittadini di serie A come quelli delle altre Regioni. Cittadini che chiedono opportunità, che vogliono essere messi nelle condizioni di lavorare e prosperare esaltando le bellezze e le ricchezze del nostro territorio. Una Calabria migliore è possibile. Faremo conoscere all’Italia intera – conclude – una Calabria che nessuno si aspetta”.
Occhiuto, da enfant prodige a leader del centrodestra
Da “enfant prodige” della politica calabrese a leader nazionale del centrodestra, dalla Calabria a Roma e di nuovo in Calabria. È questa la traiettoria di Roberto Occhiuto, capogruppo di Forza Italia alla Camera designato quale candidato alla presidenza della Regione Calabria. Occhiuto ha scalato in fretta tutte le tradizionali tappe che scandiscono una carriera politica partendo da giovanissimo e non fermandosi più. A 24 anni infatti Occhiuto, classe 1969, cresciuto nella Dc e forgiato poi nelle varie sigle della diaspora democristiana, è già consigliere comunale nella sua città, Cosenza, il suo primo ruolo in politica dopo promettenti esordi imprenditoriali ed editoriali. Occhiuto, giornalista pubblicista, appena terminati gli studi in economia, era infatti diventato direttore generale del network Media TV, che raggruppava alcune emittenti televisive calabresi, ma ben presto la politica assorbirà tutte le sue attenzioni. Nel 2020, a poco più di 30 anni, entra con Forza Italia in Consiglio regionale, nella maggioranza di centrodestra guidata dal magistrato Giuseppe Chiaravalloti. A palazzo Campanella Occhiuto siederà anche nella legislatura successiva, dopo aver riportato alle elezioni 2005 oltre 16mila preferenze ma non più con Forza Italia bensì con l’Udc. Occhiuto infatti aveva “strappato” dal partito azzurro nel 2002 in polemica con i vertici calabresi di Forza Italia, aderendo al Ccd di Pierferdinando Casini, poi diventato Udc. Alla Regione Occhiuto diventerà anche vicepresidente del Consiglio ma i tempi per lui sono ormai maturi per il salto al Parlamento: nel 2008 così viene eletto per la prima volta deputato con l’Udc. L’anno successivo, nel 2009 si candida alla presidenza della Provincia di Cosenza, riportando il 10,4% per poi sostenere al ballottaggio il candidato del centrodestra Pino Gentile, successivamente sconfitto al secondo turno. Alle elezioni politiche del 2013 Occhiuto è di nuovo candidato alla Camera con l’Udc, ma in seconda posizione dopo Lorenzo Cesa che, eletto in più Regioni, opta per la Calabria: Occhiuto quindi a fine 2013 lascia l’Udc per tornare alla “casa madre” di Forza Italia. Rientra quindi alla Camera nel 2014 dopo l’elezione di Cesa all’Europarlamento: in questa legislatura Occhiuto verrà eletto vicepresidente del gruppo di Forza Italia. Grazie al suo radicamento, Occhiuto creerà una forte dinastia politica con il fratello Mario Occhiuto, sindaco da Cosenza nel 2011 fino a oggi. Inoltre, ben presto Occhiuto riprende a scalare i vertici del partito di Forza Italia, soprattutto a livello regionale, rivestendo per anni il ruolo di vice della sua amica Jole Santelli, coordinatrice regionale. Alle Politiche del 2018 è rieletto deputato con Forza Italia nella circoscrizione Calabria, e viene riconfermato vicepresidente vicario del gruppo di Forza Itali: con l’ingresso di Maria Stella Gelmini nel governo Draghi quale ministro agli Affari regionali Occhiuto diventa, su indicazione diretta di Silvio Berlusconi, capogruppo facente funzioni di Forza Italia alla Camera, ma dichiara fin da subito che si tratterà di un incarico a tempo, perché il suo obiettivo – dice – è quello di contribuire al riscatto della Calabria correndo per la presidenza della Regione, alla cui carica gli azzurri lo designano in modo da garantire la continuità con l’esperienza della Santelli, interrotta anticipatamente per la prematura scomparsa della governatrice, avvenuta il 15 ottobre scorso. E da oggi Occhiuto è ufficialmente il candidato del centrodestra alla presidenza della Regione Calabria.
Nino Spirlì, il volto nuovo dalle mille sfaccettature
Provocatore, anticonformista e controcorrente, cattolico, leghista, omosessuale, insomma un personaggio dalle mille sfaccettature. È questo il profilo di Nino Spirlì, indicato dal centrodestra come vicepresidente della Giunta in ticket con il candidato governatore Roberto Occhiuto. Spirlì è il volto nuovo della politica calabrese al tempo del Covid 19, lo è da quando, dallo scorso mese di ottobre, è diventato il presidente facente funzioni della Regione dopo la prematura scomparsa della governatrice Jole Santelli, sua grandissima amica e sponsor d’eccezione, visto che a marzo del 2020 fu la Santelli a volerlo come vicepresidente della Giunta (e con deleghe pesanti come Cultura e Commercio) d’intesa con il leader della Lega Matteo Salvini, altro punto di riferimento assoluto per Spirlì. Indissolubile, il legame con la Santelli, che Spirlì non dimentica di omaggiare in ogni occasione nella quale se ne presenta l’occasione: “Jole ha scardinato le vecchie logiche del palazzo”, ripete spesso Spirlì. Personaggio molto noto nel mondo della cultura in Calabria, ed esponente storico della destra, Spirlì, originario di Taurianova (Reggio Calabria) sul suo profilo twitter si definisce “presidente Regione Calabria. Autore tv, Scrittore, Attore e Regista teatrale. Editorialista. Cattolico praticante. Leghista”. I social sono il suo “campo di gioco” preferito, al punto che sono diventate quasi leggendarie le sue dirette facebook dal sedile posteriore dell’auto di rappresentanza della Regione dal quale Spirlì informa i calabresi sull’andamento della gestione del Covid 19, non disdegnando di accapigliarsi furiosamente con i tanti che pure lo contestano. Una presenza social assidua che peraltro il presidente facente funzioni della Giunta calabrese di recente ha parecchio diradato, raccogliendo anche qualche “raccomandazione” dei suoi alleati. Così come famose sono le sue esternazioni soprattutto sul tema dell’omosessualità, che Spirlì ha sempre dichiarato apertamente e pubblicamente: in alcune sue ospitate in trasmissioni televisive nazionali, dove in effetti è di casa, Spirlì ha anche rivelato di aver subito uno stupro da giovanissimo, e si è spesso scagliato contro il Ddl Zan, affermando, un giorno, che “se avessi un figlio che partecipa al Gay Pride lo prenderei a calci nel… con gli anfibi”. Posizioni perfettamente allineate a quelle della Lega, da parte di Spirlì, che ha sempre orgogliosamente rivendicato il suo affetto e il suo strettissimo e quotidiano rapporto con Salvini, il “capitano” che – raccontano accreditate fonti leghiste – lo ha voluto fortemente anche in questo ticket con Occhiuto per le Regionali 2021.