L’acqua – parte seconda
Tutte le acque che vengono considerate potabili, hanno un contenuto naturalmente variabile di minerali.
Tuttavia la legge stabilisce che per essere denominate “minerali” le acque devono rispettare determinati requisiti di seguito riportati:
– devono originare da una falda o da un giacimento sotteraneo;
– che abbiano determinate caratteristiche che ne attribuiscono particolari proprietà salutari, caratteristiche date dai minerali e oligoelementi al loro interno;
– che siano potabili alla sorgente e possono essere imbottigliate senza particolari manipolazioni dall’uomo.
Fatta questa premessa possiamo dire poi che, le acque presenti in commercio si possono differenziare in base alle caratteristiche organolettiche ed al contenuto di Sali minerali presenti al loro interno.
La prima distinzione che può essere fatta è data dal residuo fisso, un parametro molto importante che tiene conto dell’ammontare totale, per l’appunto, di Sali minerali espresso in grammi.
In base a questo valore possiamo dunque distinguere le varie tipologie di acqua presenti in commercio.
Ognuna di essa si differenzia per un contenuto di Sali e oligoelementi presenti al loro interno che ne conferiscono proprietà più o meno peculiari.
Continua nel prossimo articolo.
Giuseppe Pipicelli e Alessio Calabrò