CORIGLIANO CALABRO. Una sequenza temporale di azioni per raggiungere l’obiettivo della fusione tra i Comuni di Corigliano e Rossano (una realtà locale con circa 90 mila abitanti), l’organizzazione di un Forum da svolgersi prossimamente nelle due Città con adeguate presenze istituzionali, ciascuna nel proprio ruolo che in concorso assumano ciascuna le proprie responsabilità in vista del “processo riformatore” della Fusione dei due Comuni, accompagnato da un piano di sviluppo territoriale e comprensoriale da definire nelle sedi dovute. Questi, essenzialmente, i temi al centro del secondo incontro, a distanza di due mesi, che si è svolto al Ministero della Funzione Pubblica. All’incontro hanno partecipato Annalisa D’Amato capo della segreteria del Sottosegretario Angelo Rughetti, del Commissario Formez, Harald Bonura, del Direttore Ifel Pierciro Galeone e di due delegazioni istituzionali, rispettivamente dell’Amministrazione comunale di Rossano guidata dal sindaco Giuseppe Antoniotti con l’Assessore Rodolfo Alfieri e con il Presidente Vincenzo Scarcello e di quella di Corigliano, guidata dal Vice Sindaco Franco Oranges e con il Presidente Pasquale Magno nonché dai referenti del Comitato “Cento Associazioni per la Fusione”, Amerigo Minnicelli, Domenico Campana e Antonio Monaco. Sia Antoniotti e sia Oranges hanno sottolineato la “valenza” politica nazionale del “processo riformatore” che porterà alla “creazione” della nuova realtà amministrativa del Comune Unico e ciò in perfetta coerenza con il disegno riformatore del Governo e ben oltre i vantaggi strutturali e finanziari previsti in materia dalle leggi dello Stato. Insieme, Corigliano e Rossano in una prospettiva di breve periodo ma ancora di più nel medio-lungo con l’organizzazione anche dell’ Area Vasta, potranno recuperare le antiche e rilanciare le nuove dimensioni di crescita e di valorizzazione del Territorio, concorrendo validamente ad ipotesi progettuali future per tutto il Mezzogiorno, quindi agganciate a “tassì di crescita e di sviluppo almeno pari a quelli del resto del Paese, così uscendo, una volta per tutte, dal sistematico assistenzialismo. Il Sindaco di Rossano ha puntualizzato, inoltre, che il “valore aggiuntò’ del governo, nella “partita fusione”, dovrebbe concretizzarsi nel favorire gli investimenti infrastrutturali nei trasporti, nell’agricoltura, nel turismo di qualità portando con urgenza, ad esempio, la banda larga anche nelle zone a prevalente vocazione rurale agevolando così un processo di digitalizzazione del patrimonio artistico ed archeologico esistente, nel tessuto delle piccole e medie aziende, nella portualità nonché nel riuso eco-compatibile della Centrale Enel che potrebbe diventare un “centro di eccellenza” per la Calabria.