COSENZA. Il progetto Rete d’Imprese Gabon.Ita è pronto a partire. Un’iniziativa imprenditoriale, inaugurata da poco a Praia a Mare, che mira a creare una rete di collaborazioni tra l’Italia e lo stato del Gabon, situato in Africa Centrale. I rappresentati di Gabon.Ita e di Laboratorio Italia hanno incontrato, nel padiglione del Gabon all’Expo di Milano, il Ministro dell’Agricoltura, della Pesca e della Sicurezza Alimentare del Gabon Luc Oyoubi, il Senatore del Gabon Ayi Nestor e il direttore generale dello sviluppo rurale per la Repubblica Gabonese Clarisse Ponga. “Durante l’incontro – è scritto in una nota – è stato presentato il progetto pilota “Orto Italia”, che ha come obiettivo quello di avviare una produzione di olio extravergine d’oliva, di frutti e di ortaggi, ispirati all’area mediterranea. Un progetto ecosostenibile, in armonia con la realtà territoriale circostante e a basso impatto ambientale. Oltre ad “Orto Italia”, sono in fase di sviluppo altri due importanti progetti: “A.mare” attività di pesca e itticoltura e “Gabon.ER” per le energie rinnovabili. Iniziative imprenditoriali che – secondo gli organizzatori – creeranno occupazione nel territorio centro africano. Il Ministro del Gabon, piacevolmente colpito dai progetti che gli sono stati presentati, ha messo a disposizione i suoi tecnici per seguire gli imprenditori che vorranno operare nel territorio gabonese. Scopo principale della rete d’imprese è quello di creare una collaborazione internazionale, con il supporto delle istituzioni, al fine di poter offrire alle attività imprenditoriali, nuove e importanti possibilità lavorative nel panorama mondiale. Gli imprenditori che vorranno entrare a far parte del progetto, potranno farlo attraverso la sottoscrizione di un “registro aderenti al contratto Gabon.Ita”. Per rendere la rete sempre più aperta e strutturata, è stato istituito inoltre un “registro dei sostenitori”. Non solo gli imprenditori potranno prendere parte a Gabon.Ita ma anche enti, persone fisiche, privati e pubbliche amministrazioni nazionali e internazionali, che vorranno diventare sostenitori del progetto”.