CORIGLIANO CALABRO. La nave Driade della Marina Militare con a bordo 475 migranti è giunta nel porto di Corigliano Calabro. Tra i migranti, di varie nazionalità, ci sono 376 uomini, 99 donne di cui nove incinte. Novantaquattro sono i minorenni di cui sessanta non accompagnati. Tutti sono in buone condizioni di salute. Nel porto di Corigliano Calabro sono state predisposte le attività di soccorso e prima accoglienza. Sono presenti polizia, carabinieri, guardia di finanza, Capitaneria di porto, protezione civile e medici dell’azienda sanitaria ed ospedaliera. Le attività sono coordinate dalla Prefettura di Cosenza. Al termine delle operazioni di accoglienza i migranti saranno destinati ai centri di accoglienza. “Sono pienamente d’accordo con la posizione del Presidente della Lombardia, Roberto Maroni, perché il nostro impegno non può durare all’infinito”. Lo ha detto il sindaco di Corigliano Calabro Giuseppe Geraci dopo l’arrivo di 475 migranti giunti a bordo della nave militare Driade. “Noi non siamo razzisti – ha aggiunto – ma ora la situazione è diventata insostenibile. Come Comune non riusciamo più a far fronte alle spese per garantire assistenza e accoglienza ai migranti”. “Il Comune di Corigliano – ha aggiunto Geraci – ha altre emergenze da non sottovalutare. Ad esempio noi non siamo ancora riusciti a rendicontare le spese degli altri sbarchi”. Il sindaco di Corigliano ha poi ribadito che “le nostre difficoltà le abbiamo fatte presenti alla Prefettura. La situazione con il passare del tempo e con l’aumentare degli sbarchi diventa sempre più difficile. Non abbiamo i fondi necessari per far fronte a questo tipo di situazione. Ad esempio, al momento, non ci sono ancora gli autobus per trasferire i migranti”. “I sindaci devono stare tranquilli perché le prefetture ed il Ministero dell’Interno non abbandonano nessuno”. Lo ha detto il Prefetto di Cosenza, Gianfranco Tomao, a Corigliano Calabro per l’arrivo dei 475 migranti. “Il Comune di Corigliano – ha aggiunto – deve lavorare per quelle che sono le esigenze anche se conosciamo le sue criticità che affronteremo insieme. L’impegno chiesto ai Comuni esiste ma non ne parlerei in termini così preoccupanti”.